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I Borghi della Schiara, l’avventura è iniziata. Inaugurata la struttura di Ospitalità diffusa nelle Dolomiti bellunesi

borghi della Schiara inaugurazione

L’idea è quella «andare in vacanza, ma sentirsi “uno del posto”». Nasce a Bolzano Bellunese il primo «albergo diffuso» del Capoluogo. Oggi, 3 agosto 2013, il taglio del nastro con i primi quattro ospiti che pernotteranno all’ombra della Schiara, quella che Dino Buzzati amava definire «la montagna della mia vita». Si chiama per l’appunto «I Borghi della Schiara» ed è una delle prime esperienze di ospitalità diffusa in Veneto.

«Tanto per cominciare non si parlerà di clienti, ma di ospiti: è una forma flessibile che dà una grande opportunità al territorio», ha ricordato Orlando Dal Farra per la Comunità montana Belluno-Ponte nelle Alpi. Per il sindaco di Belluno, Jacopo Massaro, «Comune e cittadini hanno comminato insieme contro la crisi valorizzano l’ambiente e la qualità della vita. Se da altre parti si aspetta che la crisi passi, qui si cerca di fare altro.

É una scommessa più forte e noi ci crediamo». La scoperta dei centri di Bolzano Bellunese, Gioz, Case Bortot e Viàl è parte integrante della visita in luoghi dove ci sente ospiti e paesani allo stesso tempo. Le strutture che ospiteranno gli escursionisti della Monaco-Venezia o dell’Alta Via n.1, piuttosto che semplici villeggianti, sono parte del paese, pensate ed integrate nel territorio. Si tratterà di una vera e propria casa messa a disposizione senza che la natura sia stata intaccata per fare posto alla speculazione di nuovi edifici turistici. Ci sarà una reception unica: al rifugio delle Case Bortot. E poi dei ristoranti convenzionati per la prima colazione o la mezza pensione. Il valore aggiunto è la natura praticamente immacolata.

I prezzi servono per coprire le spese, dal gruppo Facebook si legge che si spazia dai 10 ai 30 euro. L’assessore al Turismo, Valerio Tabacchi ha ripercorso l’iter per arrivare all’inaugurazione. «Solo 45 giorni fa è stata approvata la nuova legge sul turismo – ha ricordato – che prevede per le aree montane il progetto di ospitalità diffusa. Siamo ancora nella parte sperimentale, ma andremo via via a completarla usufruendo dei fondi europei 2014-20 sullo sviluppo sostenibile». Per l’assessore Tabacchi si tratta «del primo taglio di un diamante grezzo che è la Valle dell’Ardo».

Il presidente del Comitato promotore, Sergio Rech, ha mezionato i soggetti che hanno contribuito alla realizzazione dell’idea di un turismo nuovo e autosostenibile: «Per far partire i Borghi della Schiara si son messi a sistema il Comitato promotore dell’ospitalità diffusa, il Comune, la Comunità montana, il Cai (sezione di Belluno), la Nuova ricreativa di Bolzano bellunese il Comitato degli Usi civici – ha riferito Rech -. Oggi è una data storica: partiamo con le prime forme di ricettività». Oltre all’ospitalità diffusa, c’è una palestra di roccia, proprio sopra il rifugio delle Case Bortot. Andrea Zinato ha invece individuato le tappe che hanno consentito di arrivare al primo traguardo: il 23 novembre 2012 la costituzione del Comitato, il 15 febbraio 2013 la prima promozione delle schede di adesione ai soggetti interessati, la legge regionale del 14 giugno scorso che rende possibile l’ospitalità diffusa, recependo molti suggerimenti partiti – è giusto e doveroso ricordarlo – proprio da Belluno. Anche il consigliere Roberto De Moliner (Pd) ha fatto un sincero plauso la realizzazione del progetto sull’ospitalità diffusa. A supporto dell’idea e delle bellezze naturali che hanno permesso l’ospitalità diffusa c’è la creazione di un sito ad hoc: www.iborghidellaschiara.it (con i vari riferimenti agli altri social network) curato da Larin Comunication, in particolare da Marco Da Rin Zanco. Federica Fant

http://www.iborghidellaschiara.it/

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