Con il patrocinio del Comune di Livinallongo del Col di Lana, nei giorni di sabato 13 e domenica 14 luglio, la Delegazione FAI di Belluno aprirà al pubblico il Castello di Andraz, nei pressi del Passo Falzarego.
La particolare sinergia che il castello e ciò che lo circonda vanno a creare, in un connubio tra paesaggio, architettura e storia di estrema importanza, è il vero motivo di interesse che spinge a voler promuovere la conoscenza di questo ricchissimo patrimonio locale.
In questo luogo soggiornò il Cardinale Vescovo di Bressanone Niccolò Cusano tra il 1457 e il 1460, insigne umanista e filosofo qui scrisse “De casearia circoli quadratura”, “De possest” e completò il conosciutissimo “De beryllo”.
Con l’aiuto di guide esperte verranno organizzate quattro visite guidate durante l’arco di ogni giornata, due delle quali saranno tenute dagli architetti che hanno operato il restauro del castello.
In particolare l’arch. Marino Baldin che dal 1986 al 2002 ha operato quale architetto, direttore e coordinatore presso la Soprintendenza di Venezia.
Durante questo fine settimana sarà allestita una mostra: con l’intento di promuovere la conoscenza dell’arte che accompagna le attività del FAI, e per rendere unica la visita al pubblico. Il giovane artista Matthias Sieff, vincitore delle ultime due edizioni dell’ Extempore di scultura a Belluno, esporrà alcune sue opere in una mostra dal titolo “Nell’Olimpo”.
Il programma prenderà avvio sabato mattina alle 10.30 con le presentazioni del Capo Delegazione FAI, avv. Erminio Mazzucco, dell’assessore Daniela Templari, dell’artista e degli architetti progettisti dell’intervento di restauro del castello, seguirà un aperitivo inaugurale.
Durante le due giornate sarà possibile degustare piatti tipici del XIV secolo.
Gli orari di vista sono 10.30-12.30 e 14.30-17.30 di sabato 13 luglio, e 10.30-12.30 14.30-16.30 di domenica 14 luglio.
Le attività del FAI proseguiranno il 19 luglio con l’apertura straordinaria di Villa Gaggia e del suo Parco, in occasione dell’evento “Hitler e Mussolini a Belluno: l’inutile incontro”.