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giovedì, Novembre 30, 2023
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Treni e orario cadenzato

Da più di un decennio assistiamo ad un progressivo depotenziamento del trasporto ferroviario locale, un calo strumentale e costante dell’efficenza generale accompagnato da un evidente disinteresse per introiti che a tutt’oggi sono più o meno inesistenti. Strana filosofia, sopratutto pensando che tutto questo e’ stato fatto sapendo che comunque si sarebbe arrivati ad una gara d’appalto. Nella quale forse si spera che qualcuno acquisti il buco.

Calcolo o normale incapacità? Non sta a noi dirlo. Ma e’ innegabile che in altri ambiti strategie di questo tipo, se confermate, vengono ritenute inadatte o poco chiare. Inoltre crediamo sia giusta una riflessione sulla sinistra che non c’e’. E un’altra sulle tecniche di dopo/opposizione del PD, se va liscia si sta zitti mentre se in valle se ne accorgono e s’incazzano allora vai con la strenua difesa dei dopo/diritti. I risultati si vedono. Dopo. E quindi cio’ che resta della politica di questa provincia, sopra e oltre le complicità lagunari, sono solo alcuni gruppi di persone di buona volonta’.

Tutto il resto, come disse il maestro Califano, e’ noia. Manca pero’, data l’assenza partitica, un vero ed effettivo interlocutore. E secondo noi l’unica possibilita’ e’ quella di una dimensione industriale e imprenditoriale che sappia sostenere e partecipare alcune progettualita’ essenziali per il futuro di questa provincia. Ad iniziare da una ferrovia vera, un investimento per tutti i bellunesi. Niente passi indietro, sia chiaro, restiamo ambientalisti. Ma quella di oggi e’ una tragica evidenza, o ci salviamo tutti o rischiamo un disastro economico e sociale. E puo’ essere anche un’occasione, un dialogo lontano dalle costose sciocchezze della politica potrebbe realizzare qualcosa di diverso.

Moreno Barbieri

Luca Sommavilla

Max Fiabane

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