“La morte dell’uomo di 46 anni di Feltre è solo l’ultima della lunga serie di tragedie che si consumano in quella che era una ricca e produttiva area del Nord Est, l’ennesimo dramma della crisi economica e sociale. I palazzi romani intenti a sbrogliare matasse politiche da prima Repubblica hanno perso il senso della realtà e continuano a restare immobili senza dare al paese un governo”.
Lo dichiara la senatrice della Lega Nord Raffaela Bellot, intervenuta nell’aula di Palazzo Madama per spronare governo e parlamentari ad adottare misure urgenti per la crisi economica.
“Manca il lavoro, mancano le commesse, manca l’ossigeno che è la concessione di credito da parte delle banche ma in compenso si sente tutto il peso della burocrazia. Dobbiamo agire subito per tutte queste vittime. Dobbiamo allentare il peso della burocrazia, dobbiamo permettere ai comuni virtuosi di utilizzare le proprie risorse per investire sui territori. Sono a Roma per portare la voce sia degli imprenditori che dei lavoratori – ha concluso Bellot – che seppur messi ingiustamente in contrapposizione dalla crisi economica e dalle misure adottate dal governo Monti si sentono nello stesso identico modo e cioè vessati e abbandonati dallo stato”.