“L’Amministrazione comunale nelle proprie linee programmatiche ha individuato, nel settore dell’agricoltura, alcuni obiettivi relativi a: favorire le produzioni biologiche, promuoverne la filiera corta, sostenere lo scambio e la conservazione delle sementi antiche e delle biodiversità locali, recuperare terreni abbandonati ed assegnare l’uso dei terreni agricoli pubblici anche per attivare la realizzazione di orti comuni, collettivi e scolastici”.
Lo scrive l’assessore ai Beni comuni del Comune di Feltre Valter Bonan in una lettera/invito indirizzata ai cittadini
“In questo ambito con il progetto Orti “Comuni″ intende avvicinare i cittadini all’autoproduzione agricola stimolando nel contempo occasioni di condivisione di saperi e coesione sociale attraverso la pratica di benessere che deriva dal prendersi cura di un terreno agricolo, di uno spazio e un bene comune.
Custodire e coltivare un orto vuol dire riscoprire un rapporto nuovo con la natura-vita e i suoi tempi, con il paesaggio della nostra città, con la condivisione intergenerazionale dei saperi/sapori tradizionali per ritrovare il gusto di mangiare i propri prodotti sicuri e favorire anche nuove forme di autonomia e decrescita economica.
Con queste finalità il Comune di Feltre intende mettere a disposizione gratuita alcune aree pubbliche disponibili, da assegnare alle cittadine e ai cittadini (“Custodi”), residenti o domiciliati a Feltre, affinché le coltivino ad orti, senza scopo di lucro, per procurarsi prodotti da destinare al consumo familiare.
Nell’evidenziare il termine per manifestare il proprio interesse scade alle ore 12 del 12 aprile 2013, le preciso che cliccando sul link in fondo alla pagina potrà scaricare il modulo per la segnalazione.
Sul sito internet del Comune http://www.comune.feltre.bl.it si trova in evidenza tutta la documentazione con indicazione delle aree individuate, le modalità di assegnazione e le condizioni di utilizzo delle aree. In particolare con il disciplinare viene disposta la durata delle assegnazioni, pari ad una stagione agraria e le modalità di utilizzo delle aree”.