«Siamo centinaia di lavoratrici e lavoratori dello stabilimento Acc di Mel (ex Zanussi) e vogliamo far sapere alla popolazione bellunese che stiamo portando avanti il grido di dolore e di composta rabbia a difesa del posto di lavoro. In questi ultimi mesi si sta procedendo alla messa in vendita del Gruppo con il rischio di perdere uno stabilimento fondamentale per l’industria bellunese e italiana». Sono anni che oramai inseguiamo una via di salvezza, che non si concretizza mai. Siamo stanchi, ma non molliamo». E’ il messaggio dei 620 lavoratori dello storico stabilimento di Mel, fondato nel 1966, che negli ultimi 40 ha prodotto 150 milioni di compressori per frigoriferi e congelatori di tutto il mondo.
Hanno sfilato questa mattina in piazza dei martiri a Belluno insieme ai sindaci della Valbelluna, in testa il neo senatore Giovanni Piccoli sindaco di Sedico, e alle rappresentanze sindacali Fim Cisl, Fiom Cgil, Uilm Uil. L’assessore regionale al lavoro Elena Donazzan, assente perché impegnata in Consiglio regionale a Venezia per i capitoli di bilancio sul lavoro “che probabilmente dovranno servire anche ai lavoratori del Bellunese” ha auspicato che la vertenza in atto dell’Acc sia positiva “e cioè che il concordato sia accettato dai creditori austriaci e vada a buon fine”.
“Sono in contatto continuo con il Ministero dello Sviluppo Economico – ha dichiarato Donazzan – che sta facendo un lavoro egregio di pressione sia nei confronti dell’Austria sia verso l’amministratore delegato per avere risposte più precise”.