
Egregio Sindaco,
Ti manifestiamo con la presente lettera la nostra preoccupazione per il proliferare di coltivazioni intensive nel territorio di Cesiomaggiore. Ci riferiamo in particolare alla coltivazione della vite, ma non soltanto.
La nostra agricoltura è fatta di prodotti tipici locali, coltivati secondo metodi tradizionali, ed è questo il modello di sviluppo da cui vogliamo prendere esempio per il nostro territorio e non di certo le colture intensive tipiche del trevigiano, che non portano benefici di nessun tipo alle nostre zone, contribuendo invece all’impoverimento della biodiversità e dell’ambiente.
Riteniamo, inoltre, che sia giunto il momento di pianificare seri controlli periodici sul corretto utilizzo dei prodotti fitosanitari (pesticidi, veleni, etc.), con l’aiuto delle autorità competenti, quali ULSS e ARPAV, provvedendo anche ad un aggiornamento del regolamento comunale sull’utilizzo dei fitofarmaci.
Ci risulta, difatti, da una verifica con i competenti Uffici Comunali, che attualmente non soltanto non esiste una pianificazione di questo tipo, ma che negli ultimi periodi non siano stati effettuati controlli sul corretto utilizzo di questi prodotti.
E l’iniziativa, a nostro avviso, dovrebbe provenire dal tuo Ufficio in quanto autorità sanitaria preposta, senza indugio, dato che la primavera si sta avvicinando e presto inizieranno i trattamenti.
Senz’altro sarai informato del fatto che la Giunta Regionale del Veneto, con l’approvazione della Delibera n. 1379/2012 (“Approvazione degli Indirizzi regionali per un corretto impiego dei prodotti fitosanitari”) ha introdotto ulteriori prescrizioni per quanto riguarda l’utilizzo dei pesticidi.
La stessa delibera regionale comprende anche una proposta di regolamento comunale sull’uso dei fitosanitari, la quale, a nostro avviso, potrebbe essere un punto di partenza per rivedere il nostro regolamento comunale in materia, che noi riteniamo non soltanto “all’acqua di rose”, ma anche decisamente superato.
Solo a titolo esemplificativo, la normativa regionale prevede delle specifiche distanze dalle aree di protezione (corsi d’acqua, strade, case), sia in aree agricole che non, per l’utilizzo dei pesticidi più pericolosi, nonché la necessità di avvertire i residenti quando si fanno trattamenti in prossimità di abitazioni.
E, inoltre, è prescritto di non effettuare trattamenti con principi attivi tossici per gli insetti pronubi, cioè quelli insetti che, trasportando il polline da un fiore all’altro, permettono l’impollinazione (es. le api).
Riteniamo, inoltre, che sia giunto il momento di mettere una moratoria sull’utilizzo di diserbanti chimici per l’eliminazione delle erbacce a fianco delle strade. Un’amministrazione coerente con i propri obiettivi di tutela del territorio dovrebbe, difatti, essere la prima a bandire questi prodotti.
Pensiamo, inoltre, che vi possano essere i presupposti per avviare un’azione comune a livello di Comunità Montana Feltrina, affinché si arrivi a una proposta di regolamento condivisa anche da altri Comuni e portatori di interesse. Ti chiediamo pertanto di condividere con noi questa iniziativa.
In attesa di un Tuo gentile riscontro, l’occasione è gradita per porgerTi distinti saluti
Carlo Vigna – Capogruppo
Moreno Broccon – Consigliere