In vista dello svolgimento delle consultazioni referendarie per il distacco del Comune di Pieve di Cadore e del Comune di Taibon Agordino dalla Regione Veneto e la loro aggregazione, rispettivamente, alla Regione Friuli Venezia Giulia e alla Regione Trentino-Alto Adige/Südtirol, indetti per i giorni 21 e 22 aprile 2013, la propaganda elettorale sarà così disciplinata:
DA VENERDI’ 22 MARZO
– è vietato il lancio o getto di volantini in luogo pubblico o aperto al pubblico ed ogni forma di propaganda elettorale luminosa o figurativa, a carattere fisso in luogo pubblico, escluse le insegne delle sedi dei partiti, nonché ogni forma di propaganda luminosa mobile;
– l’uso di altoparlanti su mezzi mobili è consentito solo nei termini e limiti previsti dalla legge ed è subordinato alla preventiva autorizzazione del Sindaco o del Prefetto nel caso si svolga in uno o più comuni;
– le riunioni elettorali possono tenersi, nei termini e con le prescrizioni previste dalla legge, senza l’obbligo di preavviso al Questore.
DA SABATO 6 APRILE E FINO ALLA CHIUSURA DELLE OPERAZIONI DI VOTO
E’ vietato rendere pubblici o comunque diffondere i risultati di sondaggi demoscopici sull’esito della consultazione popolare e sugli orientamenti politici e di voto degli elettori, anche se tali sondaggi siano stati effettuati in periodo precedente a quello di divieto.
DA SABATO 20 APRILE E FINO ALLA CHIUSURA DELLE OPERAZIONI DI VOTO
Sono vietati i comizi, le riunioni di propaganda elettorale diretta o indiretta, in luoghi pubblici o aperti al pubblico, le nuove affissioni di stampati, giornali murali e manifesti.
I GIORNI 21 E 22 APRILE
E’ vietata ogni forma di propaganda elettorale entro il raggio di metri 200 dall’ingresso della sezione elettorale. Resta consentita la nuova affissione di giornali quotidiani o periodici nelle bacheche poste in luogo pubblico, regolarmente autorizzate alla data di pubblicazione del decreto di convocazione dei comizi.