E’ bello percepire come il cadenzamento dell’annuncio in treno “Si avvisano i signori viaggiatori che viaggiare senza biglietto o con il biglietto non convalidato può comportare una multa fino a 200 euro…” abbia una puntualità da orologio svizzero, e puntualmente a bordo treno si accende un brusio di rabbia.
Anche l’avviso in stazione a Padova “Per un guasto i treni della linea per Bassano e per Belluno/Calalzo e Treviso, potranno subire ritardi fino a 20 minuti” ha avuto un perfetto cadenzamento dalle 17:00 a poco prima delle 20:00.
Peccato che il treno delle 17:00 per Belluno sia stato soppresso, senza neanche comparire al binario 6 di Padova, verso le 18:30 e che il treno delle 18:13 sia partito alle 19:56 e quello delle 19:13 alle 20:20.
Nel frattempo, con ritardo anche fino a 85 minuti, sono partiti 2 treni per Treviso, 1 per Motta di Livenza ed uno per Bassano, ma il materiale rotabile per Belluno è rimasto bloccato nel deposito.
Nel frattempo aumenta il numero di viaggiatori assiepati al marciapiede 6 che dai tabelloni indicano partirà il treno per Belluno con un ritardo che è inferiore a quello che l’orologio inesorabilmente ci indica.
Contemporaneamente una squadra di tecnici installa un apparecchio di scarico a terra tra la linea elettrica e la rotaia segno evidente che quel binario è inutilizzabile nonostante il tabellone elenca che 2 treni partiranno dallo stesso.
Ne frattempo all’arrivo di ogni convoglio ad un binario la gente provava a salire su esso nella speranza che fosse quello giusto creando un flusso di persone come una marea che saliva e scendeva dal sottopasso.
Nel frattempo il personale viaggiante, in attesa del proprio treno al binario insieme a noi utenti, non è informato sugli sviluppi della situazione e nonostante si prodighi a chiedere ai propri superiori informazioni e annunci esplicativi per tutti i presenti (probabilmente 300 – 500 persone) anche le loro richieste rimangono inattese e l’unica informazione che trapela è “Per un guasto i treni della linea per Bassano e per Belluno/Calalzo e Treviso, potranno subire ritardi fino a 20 minuti”
Da persone civili e da utenti possiamo capire e ammettere che possano esserci degli imprevisti e dei guasti, ma non capiamo perché:
– lasciare i propri clienti senza un’adeguata informazione per 3 ore? (oltre agli assurdi annunci di 20 minuti, non abbiamo visto alcuno con la casacca gialla “customer service” venire al binario ad informarci o magari a controllare se qualcuno potesse avere delle necessità sanitarie, o solo con un thermos di te caldo.., o rilasciare un ticket per poter usare i bagni gratuitamente e non dover pagare 60 centesimi). Se adeguatamente informati le persone potevano organizzarsi meglio con sistemi alternativi.
– non si poteva far partire verso Belluno un qualsiasi altro convoglio presente ai binari, ma bisognava per forza aspettare quello che era in deposito?
Tutto ciò indica un grande senso di disorganizzazione e impreparazione, un’incapacità di gestire l’imprevisto (non l’emergenza!!).
Questo ci fa tornare in mente le parole di Chisso che ad inizio febbraio scorso, in piena campagna elettorale, ha fatto intuire che “a giugno ci sarà la vera rivoluzione: gli effetti sugli orari, ritardi che scompariranno” grazie all’arrivo di nuovi treni e al cadenzamento dell’orario.
E allora chiediamo a Chisso: il cadenzamento riuscirà ad eliminare anche l’impreparazione/l’incapacità gestionale di fronte agli imprevisti o quella dovremmo continuare a subirla?
E poi le favole si raccontano ai bambini, siamo molto scettici che a giugno la bacchetta magica di Chisso sortirà grandi effetti.
Da domani saranno disponibili sul nostro blog “http://binariquotidiani2.altervista.org” i dati del monitoraggio quotidiani dei ritardi del pendolare Feltre-Padova per gennaio e febbraio 2013.
E intanto invitiamo tutti i viaggiatori a mandare le segnalazioni alla Regione tramite il modulo da noi predisposto e presente nel blog.
La foto è stata scattata alle ore 18:00 del 6/3/2013 e ritrae il binario 6 di Padova con l’apparecchiatura che collega la linea elettrica aerea alla rotaia.