C’era il banchetto del Movimento 5 Stelle con la presenza del neo deputato Federico D’Incà questa mattina in piazza dei Martiri. Barra diritta, nessun accordo con i vecchi partiti è la linea del Movimento condivisa a Belluno. Ma l’intelligence dello staff di Grillo in queste ore ha già elaborato una nuova strategia per anticipare le mosse dell’avversario. Appoggio esterno ad un eventuale governissimo Pd-Pdl a condizione di varare subito la modifica alle legge elettorale e tagliare i costi della politica. Come dire via i rimborsi ai partiti. Fermo restando s’intende, il rifiuto di 5 Stelle a porre qualsivoglia fiducia al governo. Mossa astuta che mette con le spalle al muro la politica. Ora come faranno i vecchi partiti a rifiutare l’offerta? Dovranno dire chiaramente ai cittadini italiani che non vogliono rinunciare a quella montagna di soldi dei rimborsi elettorali. E così, quando torneremo alle urne, votando con la preferenza, Beppe Grillo guadagnerà un altro 5% di consensi e arriva a quota 30%. E i vecchi dinosauri non beccheranno le preferenze per ritornare in Parlamento.