In questo momento di particolare sofferenza per tante famiglie del nostro territorio, turbate da insicurezza lavorativa ed economica e problemi relazionali, emergono maggiormente le difficoltà educative dei genitori ed il conseguente disagio dei figli che manifestano comportamenti disfunzionali per la crescita che possono tradursi in condotte devianti.
Per evitare che ciò accada e si renda necessario un allontanamento dal contesto di vita, è fondamentale poter intervenire a sostegno degli adulti fragili nella loro funzione genitoriale ed offrire nel contempo ai bambini ed ai ragazzi un accompagnamento ed una relazione di fiducia con un educatore professionale che consenta di vivere esperienze valorizzanti.
La Fondazione Cariverona ha condiviso l’importanza e l’urgenza delle problematiche esposte e ha deciso di finanziare il progetto dell’ULSS n. 1 e della Conferenza dei Sindaci “Sostegno educativo ed affido familiare diurno”, assegnando un contributo di 110.000 euro che, insieme al cofinanziamento di 65.000 euro a carico del Bilancio Gestione Servizi Sociali, consentirà ai servizi socio-sanitari che prendono in carico le famiglie e i minori in difficoltà (consultori familiari, neuropsichiatria infantile, ecc.) di poter rispondere in modo efficace.
L’iniziativa si sviluppa attraverso:
– un progetto educativo svolto a domicilio, per alcune ore alla settimana, a sostegno del ruolo genitoriale e della crescita dei figli;
– un contributo economico alle famiglie che accettano di accogliere in casa, per alcune ore alla settimana, un bambino in condizione di disagio per motivi familiari ed a volte anche personali.
Entrambe le tipologie di intervento prevengono e contrastano l’allontanamento del minore dalla propria famiglia e dal proprio ambiente, in linea con le indicazioni del Piano di Zona e della Regione del Veneto, nell’ambito della tutela dei diritti dei minori.
Sostenendo il progetto per l’anno 2013, la Fondazione ha dimostrato concretamente la propria sensibilità ed attenzione nei confronti delle famiglie fragili del nostro territorio, la condivisione delle scelte di politica sociale della Regione e soprattutto la fiducia nell’azione di sostegno e tutela della crescita delle nuove generazioni che la collettività può attivare attraverso il servizio pubblico.
E’ auspicabile che questo intervento della Fondazione possa ripetersi e dare continuità, negli anni, ai progetti avviati in modo da consolidare nel territorio le azioni di tutela e protezione a favore dei minori e da raggiungere quei risultati di benessere ed integrazione sociale che solo un lavoro costante e a medio lungo termine possono garantire.