E’ di 1.190. 024 euro l’importo finanziato a carico dello Stato, su un totale di 1.293.505 per la fase 1 di adeguamento del pronto soccorso di Pieve di Cadore (Ulss n.1). E di 1.293.505 euro a carico dello Stato su 1.552.206 per la prima fase di adeguamento del pronto soccorso di Feltre (Ulss n.2).
Sono da oggi di fatto disponibili ed utilizzabili 130 milioni di euro di fondi nazionali Cipe ex articolo 20 per l’edilizia sanitaria destinati al Veneto con i quali verranno finanziati 19 rilevanti interventi, già definiti ed approvati dalla Giunta regionale e cantierabili.
Oggi a Roma la Conferenza delle Regioni ha dato il via libera al riparto nazionale di complessivi 835 milioni e nel corso della successiva Conferenza Stato Regioni è stata espressa l’intesa da parte del Ministero competente ed apposta la firma ufficiale con il Ministro, presente l’assessore regionale alla sanità.
I fondi in questione si riferiscono alla programmazione 2008-2009 per la quale il Cipe aveva assegnato al Veneto una somma di complessivi 205 milioni, poi ridotti a 130 a causa dei tagli nazionali imposti al settore.
“Siamo di fronte – sottolinea il presidente della Regione Zaia – ad un traguardo raggiunto grazie alla serietà del Veneto nel lungo e complicato cammino progettuale per ottenere dei finanziamenti vitali per il sistema strutturale della nostra sanità e ad un altro impegno mantenuto con i nostri cittadini. Si tratta di un successo significativo, perché in tempi di tagli indiscriminati come questi non si può dare nulla per scontato. Adesso avanti tutta con i lavori – aggiunge il presidente – mentre noi siamo già al lavoro su importanti nuove progettualità, come il nuovo ospedale di Padova, che non potranno non trovare attenzione nei prossimi stanziamenti per l’edilizia ospedaliera”.
“Con questo atto – sottolinea l’assessore – possiamo finalmente utilizzare la somma, che abbiamo ottenuto dopo più di un anno di difficile lavoro a livello nazionale per difendere i diritti della sanità veneta rispetto ai tentativi di alcune Regioni che, pur prive della necessaria programmazione e progettualità, hanno tentato fino all’ultimo di accedere ugualmente ai finanziamenti. Rispetto ai 205 milioni originariamente assegnatici dal Cipe – precisa l’esponente di palazzo Balbi – abbiamo dovuto subire un taglio lineare del 20% imposto dal Governo nazionale, ma abbiamo avuto garanzie che la differenza ci sarà assegnata nella prossima tranche di finanziamenti che sarà nella disponibilità del nuovo Governo. Ci contiamo ma nel frattempo, con i tempi che corrono per i finanziamenti alla sanità, portiamo a casa con soddisfazione ma anche con merito una consistente boccata d’ossigeno per la crescita strutturale dei nostri ospedali”.