“I servizi di trasporto ferroviario locale ed in particolare quelli della provincia bellunese nelle tratte Padova-Calalzo e Venezia-Belluno, sono ad un livello talmente basso di qualità da rendere esplosivi il disagio e la rabbia dei pendolari. La Giunta, che continua a rinviare nel tempo gli interventi di miglioramento provocando un quotidiano calvario agli utenti, ha il dovere di intervenire con urgenza nei confronti di Trenitalia per risolvere questa situazione, valutando anche la possibilità di revocare il contratto e di indire una nuova gara per l’aggiudicazione del servizio”. Questo l’impegno per la Giunta regionale contenuto in una mozione presentata dal consigliere del Pd, Sergio Reolon e sottoscritta dal gruppo dei democratici.
“Mi ero accorto che è periodo di elezioni e non c’era bisogno della mozione del solito consigliere regionale d’opposizione che ricordasse alla Giunta cose e disservizi ben noti”. Così l’assessore regionale alla mobilità Renato Chisso prende atto dei contenuti della mozione presentata dal consigliere Reolon.
“Siamo a conoscenza della situazione non soddisfacente del trasporto ferroviario locale in tutto Veneto – ha ribadito l’assessore – e sappiamo pressoché in tempo reale l’andamento quotidiano dei disservizi di vario genere che segnalano gli utenti. A chi ci fornisce ulteriori promemoria, richiamandosi anche a eventuali revoche del contratto di servizio, dico solo che sulla questione ci stiamo lavorando”.
“Nelle ultime settimane – si legge nel documento a firma di Sergio Reolon – sono state inspiegabilmente soppresse numerose corse sulla tratta Calalzo- Padova e Venezia-Belluno senza la conseguente attivazione del servizio sostitutivo su gomma. Un quadro di forte incertezza che riguarda dunque anche il futuro di Dolomitibus. Senza dimenticare che il sistema elettronico utilizzato per la programmazione dei turni di lavoro degli operatori del servizio ferroviario è in via di peggioramento: è sufficiente un solo ritardo per far saltare la turnazione del personale e di conseguenza le corse programmate dei treni”.
Reolon evidenzia come “la vita dei pendolari della linea ferroviaria bellunese peggiora di giorno in giorno, con ritardi e disservizi continui, C’è il fondato timore che il nuovo orario estivo preveda la definitiva scomparsa di alcune corse. L’ipotesi di istituire un servizio da Calalzo a Ponte nelle Alpi da cui far partire una corsa per Padova e viceversa non sembra poter offrire una valida garanzia di efficienza: i prevedibili ritardi dei treni farebbero saltare le coincidenze rendendo ancor più difficoltoso agli utenti riuscire a raggiungere la propria destinazione”.
Ed in conclusione, la mozione sottolinea il fatto che “il sistema sanzionatorio per i disservizi previsto dal contratto, è insufficiente a risarcire gli utenti dai danni subiti e rischia di consolidare in modo quasi istituzionale i disagi”.
Di qui la richiesta di valutare dunque la revoca del contratto stesso con Trenitalia.