La Legge di Stabilità approvata in via definitiva (all’art.1 co.137 ddl n. 3584) riserva un’importante attenzione alle aree montane. Introduce, infatti, l’obbligatorietà al pagamento del sovracanone idroelettrico (che rappresenta l’entrata dei Consorzi di Bacino Imbrifero Montano) per tutte le centrali idroelettriche le cui opere di presa siano ricomprese all’interno del territorio dei Bim. E pertanto dovranno pagare anche gli impianti che prelevano l’acqua dal territorio bellunese per produrre energia elettrica lungo i canali di bonifica della pianura veneta. Si calcola che questo porterà al territorio bellunese 1.300.000 € in più all’anno.
Tuttavia, la stessa Legge di Stabilità va a cancellare l’entrata Imu per i Comuni sulle centrali idroelettriche pari a 1.200.000 €/anno circa, che andrebbero tolti ai Comuni per confluire nella casse dello Stato. Le centrali idroelettriche, infatti, sono classificate categoria “D – opifici”, e dunque l’Imu prelevata è riservata allo Stato dalla Legge di Stabilità. Così anche i Comuni, come i privati, proprietari di centraline idroelettriche dovranno versare tutta l’Imu allo Stato.
Siamo in presenza, insomma, di una manovra a saldo vicino allo zero: con una mano la legge dà 1.300.000 euro alla montagna e con l’altra ne toglie 1.200.000