I Comuni attraverso il proprio Consorzio intervengono in aiuto del Soccorso Alpino per permettere di far fronte alle spese per assicurare i volontari contro gli elevati rischi correlati al loro particolare impegno nel soccorso delle persone ferite o disperse nel territorio montano. Infatti, il Consiglio Direttivo del Consorzio del 28.12.2012 ha deliberato di attribuire al CNSAS un contributo di € 25.000 a concreto sostegno dei costi sostenuti per le polizze infortuni contratte dalla stessa organizzazione di soccorso ed aumentate nel corso del 2013 del 400% a causa dell’andamento tecnico assolutamente particolare.
I responsabili del Soccorso Alpino, infatti, anche a fronte dell’aumento esponenziale delle richieste di intervento nell’ultimo quinquennio con conseguente aumento del rischio di incorrere in sinistri, si sono infatti premurati di garantire al proprio personale volontario coperture assicurative sempre più idonee ed adeguate all’attività svolta nelle varie missioni di soccorso.
Dopo i tragici incidenti avvenuti nel 2011 con la morte di due Volontari della Stazione CNSAS di San Vito di Cadore nel corso di un intervento sul Pelmo e nel 2009 con la caduta di “Falco” a Cortina d’Ampezzo, il premio assicurativo è divenuto assolutamente proibitivo ed il Soccorso Alpino è stato di fatto obbligato a cercare un aiuto di carattere economico dalle istituzioni locali per fronteggiare l’elevatissima spesa.
I Comuni dell’Alpago (Chies d’Alpago, Pieve d’Alpago, Puos d’Alpago, Farra d’Alpago e Tambre) hanno particolarmente sollecitato questa operazione, anche in ricordo dei tre ragazzi della Stazione dell’Alpago, Andrea Zanon, Maudi De March e David Cecchin, caduti sul Cridola il 10 agosto di quest’ anno.
Si conferma così l’azione di supporto dei Comuni consorziati ai servizi legati alla montagna, mediante le entrate dei sovracanoni delle centrali idroelettriche presenti nel territorio provinciale.
Il Soccorso Alpino “Dolomiti Bellunesi” ha espresso il proprio ringraziamento personale e quello di tutte le Stazioni al Presidente del Consorzio Bim Piave ed ai Sindaci dell’Alpago che hanno sostenuto l’istanza prodotta, segno – ha desiderato precisare – che sempre più le istituzioni locali riconoscono al Soccorso Alpino un ruolo di autentico presidio per il territorio e le sue comunità locali, oltre che servizio fondamentale per l’utenza turistica.