Ho deciso, anche dopo tante sollecitazioni da parte di amici ed elettori del centrosinistra bellunese, di partecipare alle primarie per la scelta dei parlamentari del Partito Democratico .
Lo faccio perché penso che questa stagione delle primarie sia veramente un’opportunità unica e speciale nell’attuale quadro politico non solo per riavvicinare cittadini alla politica ma anche per vincolare la rappresentanza politica a uno speciale patto con la comunità cui fare il rendiconto del proprio operato con continuità e trasparenza. Belluno ha bisogno di questo legame e di essere rappresentata autorevolmente da chi a Roma può portare un in progetto chiaro e condiviso col territorio e per di tutta la provincia, nella sua interezza. .
Con il voto alle primarie del 30 dicembre, per la prima volta, gli elettori bellunesi detteranno la graduatoria di chi inserire nelle lista del Partito Democratico, sarà una loro scelta e non vi potranno essere interferenze di nessuno né a Roma né a Venezia. Inoltre ,per la prima volta, si potranno esprimere due preferenze, una per un uomo e una per una donna. E’ un occasione unica ed è veramente importante che i bellunesi non la perdano .
Personalmente ho come obiettivo portare a Roma le domande di tutto il territorio provinciale e rafforzare così quel progetto condiviso, in cui credo fermamente, che ha al centro la montagna abitata. Lo stesso che è sfociato nel riconoscimento delle Dolomiti a Patrimonio dell’Umanità e si fonda sul quel disegno di futuro e di coesione territoriale che oggi è ancora più urgente realizzare in funzione dei cambiamenti sociali, economici e politici dovuti alla crisi in corso. Sono, infatti, convinta che sarà proprio la valorizzazione delle differenze territoriali unite alla costruzione di reti solidali a portarci oltre questa crisi profonda. Perché non si può più pensare all’Italia come un unico grande contenitore indifferenziato. Ne trattare questo momento con individualismi egoistici. E la montagna può certamente dare un contributo importante alla ri-costruzione del Paese, anche perché principale contenitore di risorse strategiche per l’economia del futuro e per nuovi serbatoi occupazionali. Ma potrà farlo solo se rimarrà abitata , viva e coesa e solo se le verranno riservati specificità di trattamento e forme particolari di autogoverno .
Nonostante il tempo sia veramente ristretto, spero che ci sia modo di confrontare queste idee con i cittadini e naturalmente con le altre e gli altri candidati che, sotto l’unico tetto del Partito Democratico, decideranno di scendere in campo. Sarà un’altra occasione meravigliosa per il PD per mostrarsi forte e unito e per i lettori di riavvicinarsi alla politica attraverso la partecipazione attiva alla scelta di chi andrà ,per il bellunese, in Parlamento. Per scegliere una nuova politica: vicina, responsabile, affidabile.
Irma Visalli