Abito lungo nero da sera e abito lungo rosso tra le antiche stanze cinquecentesche del romantico Hotel Villa Luppis. Antonella Lorenzetti ed Elisa Benedetti, entrambe veronesi di nascita e trevigiane d’adozione, sono interpreti di quell’eterno dialogo tra fascino e vanità. Posano dietro l’obiettivo di Franco Merlo in questo hotel quattro stelle di gran charme, al confine tra Treviso e Pordenone. E come la modella d’arte nell’atelier un tempo lascia trasferire su tela all’artista i languori e tutta la sensualità, così le immagini di Antonella ed Elisa creano un’atmosfera elegante e sexy. Gli scatti saranno raccolti in un libro di poesie, che fa parte di un progetto più ampio di promozione.
“L’immagine della donna è in rilievo – sostiene Elisa Benedetti, occhi verdi capelli nero corvino, modella ed hostess emergente per un’ importante agenzia di Mestre – in un cliché innovativo per la modella d’arte, collocata in un contesto principesco d’altri tempi”.
Quando hai iniziato questo percorso e come sei arrivata in questo settore? “E’ successo per caso, posando per qualche fotografo amatoriale. Ho frequentato il liceo linguistico poi ho lavorato per anni nell’ azienda di famiglia. Ed ora sto seguendo quello che mi ha sempre affascinato e incuriosito, il mondo dell’ arte, riproponendo la figura della modella in maniera del tutto innovativa, come parte integrante di un contesto antico, eterno e senza tempo”.
Antonella Lorenzetti ha posato per vari artisti e fotografi, dal trevigiano Stefano Cusumano a Marco Leonardo Pieropan. Nell’estate del ‘92 vince la fascia di Miss Bibione.
Più recentemente ha lavorato come comparsa nel film Letters to Juliet (2010) girato a Verona regia di Gary Winick e in Vacanze di Natale (2011) girato a Cortina d’Ampezzo, il cinepanettone con Christian De Sica e Sabrina Ferilli, sceneggiatura firmata da Neri Parenti, Carlo ed Enrico Vanzina.
E siamo ad oggi. “Ora sto iniziando un progetto artistico incentrato sulla pittura a olio con l’artista trevigiano Giorgio Ongaro – racconta Antonella – e poserò per lui nella rappresentazione di un quadro celebre”.