È iniziata in questi giorni la serie di incontri con il sovrintendente Turrin Francesco del Corpo Forestale dello Stato che coinvolgerà gli alunni delle classi quarte e quinte della Primaria di S. Giustina e delle classi terza, quarta e quinta della Primaria di Meano. Gli argomenti trattati nel corso delle varie lezioni intendono far conseguire agli alunni corrette conoscenze sul modo di affrontare la montagna durante tutto l’arco dell’anno. In particolare, per quanto riguarda l’inverno, le informazioni trasmesse sono volte al riconoscimento delle situazioni in cui vi sia la possibilità di distacco di slavine, alla conoscenza delle modalità di soccorso di persone travolte da una valanga ed alla presentazione di tutta l’attrezzatura indispensabile per affrontare un’escursione invernale in sicurezza. Particolare rilievo viene dato al decalogo riguardante il comportamento da tenere sulle piste da sci.
Molto interessante, per gli alunni delle quinte del capoluogo sia l’incontro riguardante le modalità di sviluppo, di propagazione e di spegnimento degli incendi boschivi sia quello che li ha guidati a scoprire le tracce della presenza dell’uomo nel nostro ambiente montano, dal periodo preistorico a quello del più recente passato; gli alunni sono stati invitati, ogniqualvolta si recano in un qualsiasi ambiente naturale ad “osservare” anziché solo guardare, per ricercare e scoprire tutte quelle tracce, talvolta anche negative, che l’uomo ha lasciato e continua a lasciare nello svolgimento delle sue quotidiane attività. Filo conduttore di tutti gli incontri e scopo imprescindibile di tutta l’attività educativa che il Sovr. Turrin svolge periodicamente nell’istituto ormai da più di dieci anni, resta e rimarrà sempre la necessità di far acquisire quella sensibilità verso l’ambiente indispensabile a sviluppare la consapevolezza e la necessità sempre più pressante di un rispetto totale e incondizionato nei confronti degli spazi naturali in cui viviamo.
Ove ce ne fosse bisogno, ci piace sottolineare come la preparazione, le competenze acquisite in campo didattico-divulgativo, la disponibilità, la capacità di relazionarsi con i bambini della scuola primaria, ma soprattutto la passione con la quale l’agente del CFS svolge quella che lui considera sicuramente una missione, siano state oggetto di importanti riconoscimenti, non solo a livello provinciale.