Non erano puntuali nel Ventennio fascista, come ha dimostrato il giornale britannico L’Indipendent “i presunti successi del fascismo, la puntualita’ dei treni è un mito, creato e propagandato da un leader con un gusto giornalistico per il simbolismo, i trucchi verbali e l’ illusione”. Ma puntuali non lo sono neanche 80 anni dopo: << Il treno regionale 20775 di oggi (18 novembre) con partenza a Calalzo di Cadore alle ore 10.07 e arrivo a Mestre alle ore 12.30, è in ritardo di 30 minuti. – recita un post pubblicato dal blog Nuovo Cadore – Ciò significa che se qualcuno aveva delle coincidenze a Mestre per altre destinazioni, le perde. Ora, accettiamo che il treno stia 2 ore e mezza per percorrere 120 km (un’eternità!); accettiamo che a Calalzo abbiano tolto la biglietteria sostituendola con una macchina elettronica che a volte accetta pagamenti solo con bancomat e altre volte non va proprio; accettiamo che le partenze da Calalzo siano sempre meno e spesso a orari improponibili; accettiamo che la qualità dei treni sia pessima; e possiamo anche accettare il ritardo di un treno in ARRIVO. Ma che ci sia un ritardo di 30 minuti in PARTENZA, è INACCETTABILE e vergognoso! Tutti i sindaci del Cadore dovrebbero alzare la voce e pretendere servizi migliori da parte di Trenitalia. Il danno a turisti e residenti è enorme. VOGLIAMO TRENI EFFICIENTI E PUNTUALI – conclude il post – , altro che TAV… >>