Una tira l‘altra: si dice delle ciliegie ma è vero anche delle competizioni sportive. “Per questo la candidatura al Mondiale di Cortina 2019 e le gare di Coppa del Mondo di Sci si promuovono a vicenda. Un legame fondamentale. Anche di questo si parlerà durante la serata “Il perché di un mondiale raccontato da chi lo ha già organizzato” dedicata il 24 ottobre a Cortina e i Mondiali 2019”.
A parlare è niente meno che Enrico Valle, membro del Comitato promotore Cortina 2019 nonché delegato del consiglio direttivo per le relazioni FIS e presidente della Coppa: qualcuno, insomma, che di sci se ne intende e che vuole rendere chiara la relazione “strettissima tra queste due fondamentali competizioni internazionali”.
Appuntamento, quindi, al cinema Eden alle 20:30 per raccogliere le testimonianze di tre ospiti d’eccezione come Ernesto Rigoni, Bruno Felicetti e Maurizio Gandolfi, rispettivamente Docente di Economia del Turismo e responsabile dell’Area Sport Events al Master SBS di Ca’ Foscari e membri dei Comitati organizzatori dei Mondiali della Val di Fiemme 2003/2013 e di Bormio 2005.
“Persone che conoscono i mondiali per averli organizzati e che sanno quali benefici possano portare per una località e quanto questi possano travalicare la durata e l’ambito dell’evento in sé”. Si tratta, pertanto, di un “circolo virtuoso che può portare benefici immediati e di lunga durata”. Gli effetti combinati dei Mondiali e della Coppa del Mondo, gli dà ragione il presidente dello Sci Club Igor Ghedina “si potranno sentire anche tra dieci anni e riporteranno Cortina ad essere capitale degli sport invernali e vivaio di campioni”. Un ragionamento che va oltre il mero dato economico, abbracciando anche le sfere della socialità e delle ‘buone abitudini’. Se, infatti, i preparativi dei Mondiali rafforzano Cortina come sede della Coppa del Mondo, l’effetto combinato dei due può ridare slancio sportivo alle nuove generazioni di cortinesi.
Ghedina, anche lui membro del Comitato promotore la spiega così: “Interventi come la progettazione della strada di scorrimento per arrivare alle zone di arrivo delle gare, una nuova pista di Slalom – quella sul Col Druscé –e gli allargamenti del canalone della pista Strà – che viene allungata di altri circa 80 metri di dislivello – seguono i requisiti della Federazione Internazionale dello Sci e sono omologati sia per i Mondiali che per la Coppa. Questo vuol dire che, conquistandoci i Mondiali, non solo ci ‘assicureremo’ le gare che già si disputano a Cortina anche per i prossimi anni, ma non è impossibile sperare di aggiudicarci anche nuove gare, come quelle maschili e lo slalom”.
Ma non basta. “Mentre si accredita Cortina come capitale degli sport invernali, si offrono stimoli, risorse, e l’esempio dei campioni per spingere le nuove generazioni a praticare lo sci. Io” sottolinea Ghedina,“ho centotrenta ragazzi che ogni pomeriggio alle due mangiano in fretta un panino e si gettano ad allenarsi sulle piste. Voglio che possano disporre delle piste, degli stimoli e delle strutture migliori per continuare a farlo. E so che, grazie agli investimenti nei Mondiali, potremo essere sicuri di averli”. Un appello accorato, dunque, rivolto a tutti i Cortinesi perché si convincano “di che grandissima opportunità Cortina 2019 può rappresentare per la città e per i suoi ragazzi” e un invito, al quale si unisci anche Valle “affinché vengano all’incontro del 24 ottobre per ascoltare le testimonianze di chi un Mondiale di Sci l’ha già ospitato e sa cosa possa portare per una località come la nostra Cortina”.