“Tra luglio e settembre scorsi sono stati liquidati alle Comunità Montane 280 mila euro complessivi da destinare alle sezioni del Club Alpino Italiano per le attività di manutenzione, ripristino della segnaletica e messa in sicurezza dei sentieri alpini, delle vie ferrate e dei bivacchi di montagna. Di questa somma, 140 mila euro si riferivano all’esercizio finanziario 2011, altrettanti a quello in corso”.
Lo ha ribadito l’assessore al turismo e allo sviluppo montano del Veneto Marino Finozzi, smentendo le affermazioni attribuite al presidente del Cai regionale Emilio Bertan in un servizio riportato dalla stampa locale, secondo le quali”la Regione non ci dà i soldi nemmeno per tenere in vita i sentieri delle nostre montagne”.
“Diamo questi finanziamenti alle Comunità Montane, perché, in base alle norme regionali – ha ricordato Finozzi – sono questi enti a dover assicurare, utilizzando personale di particolare esperienza e competenza disponibile presso le sezioni del Club alpino italiano nonché le guide alpine, la manutenzione dei sentieri alpini e delle vie ferrate, l’attuazione e il ripristino della segnaletica e la cura del rispetto delle condizioni di sicurezza. Sempre le Comunità Montane, d’intesa con le sezioni locali del Club Alpino Italiano o con altra associazione alpinistica senza fine di lucro, svolgono sistematica attività di sorveglianza dei bivacchi fissi e provvedono a realizzare quanto necessario per mantenerne o ricostruirne l’efficienza. Ciascuna Comunità montana, nell’esercizio della funzione amministrativa ad essa assegnata, concede alla sezioni del C.A.I. Veneto, alle guide alpine e agli enti interessati i relativi contributi, in proporzione alle spese preventivate”.
“Insomma la Regione ha messo i soldi nel piatto e lo ha fatto in un periodo di forte contrazione delle disponibilità finanziarie pubbliche. Mi auguro che Bertan sia stato capito, o si sia espresso, male, ma quella frase che non corrisponde a come stanno realmente le cose”.