Nella mattinata di martedì 2 ottobre, una pattuglia dei Poliziotti di Quartiere della Questura di Belluno è intervenuta al Reparto di neurochirurgia dell’ Ospedale San Martino di Belluno, a seguito di una segnalazione della presenza di un giovane di colore che stazionava all’ingresso del reparto.
Individuato l’uomo, gli agenti procedevano al controllo della sua identità, ma lo straniero dichiarava di essere sprovvisto di documenti e permessso di soogiorno. Lo stesso veniva quindi accompagnato in Questura dove emergeva che non era in regola con le norme di soggiorno e pertanto clandestino.
L’uomo, inoltre, aveva una valigetta porta computer con all’interno indumenti e una chiavetta USB, dichiarando di esserne il legittimo proprietario. Da una verifica effettuata presso questi uffici, emergeva che la stessa aveva in memoria dati appartenenti a T.S. di Verona, il quale aveva subito un furto in provincia di Verona nel mese di agosto, senza sporgere denuncia, ritenendo improbabile il rinvenimento. La parte offesa, contattato da personale della Questura, si recava immediatamente a sottoscrivere l’atto di denuncia presso un ufficio di Polizia.
Lo straniero, identificato per A.U.O., nato in Nigeria, di anni 28, in Italia senza fissa dimora, veniva deferito alla locale autorità giudiziaria per i reati di ricettazione (648 C.P.) e perché si intratteneva illegalmente nello Stato (Art.10 Bis del D.L.vo 25.07.1998 nr.286 come introdotto dalla L.15.07.2009 nr.94).