«L’8 maggio moltissime persone si sono svegliate incredule per l’impresa compiuta: è stata innescata la discontinuità rispetto la vecchia amministrazione. Un risultato che non sembrava scontato e che invece è arrivato, frutto di un progetto costruito nel tempo, forte e concreto, a testimonianza che un’altra politica è possibile». Con queste parole Claudia Bettiol chiude la campagna elettorale per il ballottaggio, lanciando un messaggio di fiducia nel cambiamento. «In questi giorni la gente si è avvicinata, si è fatta sentire e i messaggi che ricordo con più piacere sono quelli di chi mi ha detto “avanti, con la tua tenacia e la tua determinazione; è arrivata l’ora di una donna”. Io credo sia anche arrivata l’ora di un’amministrazione più vicina alla gente e all’altezza di Belluno e dei bellunesi. Per questo, in queste settimane, abbiamo continuato a perfezionare il nostro progetto».
«La gente ci chiede concretezza, rapidità e condivisione; c’è voglia di partecipazione, la gente vuole avere voce nelle decisioni che riguardano la comunità. Poi, per realizzare tutto ciò di cui c’è bisogno, occorre una squadra forte, unita e competente, che abbia come unico fine il bene di Belluno. E noi è così – grazie al voto dei cittadini – che abbiamo costruito la nostra, giovane e “donna”; e così stiamo costruendo anche la giunta. Le nomine ad assessori di Ezio Orzes e Francesco De Bon sono state le mie scelte in piena autonomia, che mirassero a eccellenze del territorio, guardando alle competenze per costruire un progetto capace, insieme; ora insieme alle liste comporremo il resto della squadra, con facce nuove, che mai hanno amministrato prima, scelte tra quelle degli eletti».
«Direi che in questi 15 giorni gli elettori hanno potuto capire e notare le differenze che ci sono tra le due proposte amministrative rimaste in gioco. Gli elettori hanno in mano i nomi e i cognomi di chi entrerà in consiglio comunale in caso di vincita di uno o dell’altro candidato; quelle sono le proposte perché non dimentichiamoci che a far andare avanti i lavori sono i consiglieri, che votano i provvedimenti proposti e presentati dagli assessori. Chi siede in Consiglio determina il futuro della città».
«Arrivata alla fine vorrei ringraziare i miei candidati, le mie liste, che avendo come unico fine il futuro della nostra città mi hanno garantito contemporaneamente sostegno e autonomia. E grazie anche alle 120 donne che hanno firmato un appello per me. Il 77% dei bellunesi che sono andati al voto hanno deciso di voltare pagina. A chi ha votato, a chi non lo ha fatto e a chi lo ha fatto per altre forze ora non più in gioco dico: domenica e lunedì andate a votare! Sì può cambiare, il vero cambiamento è a portata di mano. Cosa può esserci di più discontinuo con il passato di una donna sindaco? Sosteneteci, per far vincere Belluno».
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