I bellunesi dovrebbero leggere di più Manzoni. O almeno i bellunesi che votano (o meglio votavano) nell’area Pdl. Cosa c’entra Manzoni? I proverbi – insegna don Lisander – sono la saggezza dei popoli. E allora? Allora “non c’è due senza tre”. E cioè? Alla presentazione del “nuovo Pdl” c’era anche Floriano Pra. Il quale – ricordate adesso? – Si è preso una stangata quando ha tentato la scalata alla Provincia (vinse Reolon), poi ha ricevuto un altro smacco tentando di diventare presidente della Camera di commercio, andata a Doglioni, e, per rispettare il proverbio, questa è la terza sconfitta come sostenitore di Prade.
Si potrebbe continuare, ma per carità laica (di quella cristiana è meglio dubitare) è preferibile lasciar perdere, ma gli elettori dovrebbero riflettere su chi eleggono e non soltanto sul simbolo. Perché il simbolo lo fanno gli uomini e non viceversa.
Chi vincerà? Massaro. Spiace per la simpatica Claudia Bettiol, l’incompiuta come la ottava di Schubert. Mancata candidata al parlamento a suo tempo, mancata candidato sindaco cinque anni fa, mancato sindaco adesso. Anche per lei vale la legge del proverbio. Non c’è due…
Massaro vincerà perché rappresenta il coraggio di essersi sganciato dai partiti e di mettersi in gioco da solo. Lo premieranno tutti quelli che vogliono uomini nuovi in tutto. E lui lo è.
Se sbaglio, sbaglia Manzoni.
Sante Rossetto *
* giornalista e scrittore