E’ terminata ieri a Belluno la campagna raccolta firme sul progetto di legge d’iniziativa popolare per abolire il finanziamento pubblico dei partiti. Il quesito è già stato depositato in cassazione lo scorso 5 aprile. Nello stesso abbiamo presentato in Cassazione anche due quesiti referendari per abolire il finanziamento ai partiti che, per ragioni formali, sarà possibile avviare solo in autunno.
“Questi fine settimana hanno visto l’I.D.V. bellunese impegnata ancora una volta in prima linea in battaglie di civiltà a difesa dei cittadini onesti – ricorda Angelo Levis, coordinatore provinciale del partito – e anche questa volta abbiamo scelto la partecipazione diretta e popolare quale strumento migliore per cambiare lo stato di fatto. Grazie ai cittadini bellunesi per la risposta data in termini di firme. L’obiettivo assegnatoci è stato ampiamente raggiunto. Il disgusto che i cittadini provano per questo sistema poco trasparente di finanziamento pubblico ha reso possibile raccogliere le 50.000 firme necessarie per legge (da raccogliere in tutta Italia) già nel primo fine settimana della campagna. L’obiettivo simbolico è ora quota 500.000 firme e probabilmente verrà raggiunto.
Dopo questo fine settimana di silenzio pre-elettorale – prosegue Levis – continueremo sul fronte della raccolta firme per una questione locale che interessa i cittadini bellunesi in prima persona: BIM-GSP nelle mani delle stato per uscire da questo stato.
Come già preannunciato questa iniziativa sarà soprattutto da monito per tutti quei sindaci che non vogliono addentrarsi nelle implicazioni della questione relativa al BIM-GSP. L’ I.D.V. vuol farsi carico e responsabilizzare tutti. Affinché la questione G.S.P non venga liquidata con un aumento illegittimo delle bollette senza considerare le responsabilità dei sindaci. Vogliamo – conclude Angelo Levis – che i cittadini tornino a valutare l’operato dei propri sindaci.