«Una scorrettezza politica e di metodo molto grave che ci induce a valutare l’ipotesi di una segnalazione ufficiale alla Prefettura». Così Giancarlo Ingrosso, candidato della Lista Civica Ida Bortoluzzi, dopo la pubblicazione dei risultati di un sondaggio condotto dalla Swg di Trieste sulle intenzioni di voto dei bellunesi alle prossime elezioni amministrative. «Si tratta di un colpo basso – dichiara Ingrosso – non tanto del giornale che, pubblicando la notizia, ha solo fatto il suo lavoro, ma di chi ha fornito i dati in maniera impropria. Il sondaggio è stato condotto tra il 6 e il 10 aprile. La Lista Civica di Ida Bortoluzzi è stata presentata il 10 sera! Il sondaggio, inoltre, non contiene i riferimenti al campione, all’età, alla residenza e al livello di istruzione. Non viene indicata la tecnica dell’intervista, se telefonica, personale o attraverso internet, e nemmeno il nome del direttore responsabile della ricerca e il metodo di selezione che hanno adottato. E’ chiaro che si tratta di una patacca elettorale».
«Ma c’è anche la ciliegina sulla torta. Hanno passato alla stampa il sondaggio proprio il giorno prima del silenzio obbligato senza dare la possibilità di replicare con un altro rilevamento. Vecchie prassi ormai note di politici che tentano ad indirizzare il voto scorrettamente con tempi di pubblicazione da orologeria. Colpi bassi da Prima Repubblica, riti che fanno parte di una politica che nessuno tollera più. E questo sta emergendo con forza dalle riunioni sul territorio della candidata sindaco Ida Bortoluzzi a cui affluiscono i cittadini in numero sempre maggiore. Basta con i vecchi giochetti!».
Infine l’intervento di Gianluca Dal Borgo, segretario provinciale dell’Udc. «Lancio un appello – dichiara – a non votare chi aspira alla carica di sindaco per una propria gloria personale distribuendo sondaggi destabilizzanti, se non altro per le modalità di diffusione e per l’incompletezza dei dati che si traduce appunto in una scorrettezza. Meglio non scegliere chi ha speso decine di migliaia di euro per le pre-campagne elettorali in un momento in cui i cittadini fanno fatica ad arrivare alla fine del mese. Meglio scegliere chi vuole risolvere i problemi dei bellunesi. Noi non ci stiamo a questi giochi – stigmatizza Dal Borgo – e comunque i conti si fanno alla fine».