“Ancora una volta una legge regionale di grande importanza riconosce le peculiarità del territorio bellunese”.
A dirlo è il capogruppo del Pdl in Consiglio regionale Dario Bond dopo che l’aula ha approvato nel pomeriggio di oggi la legge che va a disciplinare il servizio idrico integrato in sostituzione della precedente normativa del 1998.
Tra le novità più rilevanti c’è la disposizione contenuta all’articolo 6 comma 4 bis della nuova legge, norma introdotta con un emendamento a firma dello stesso Bond e che ha ottenuto un consenso bipartisan.
Il comma afferma che “la Regione interviene a integrazione della pianificazione d’ambito, a sostegno delle aree caratterizzate da bassa densità abitativa ed elevati costi di investimento e di servizio, con particolare attenzione per le aree dell’ambito AATO Alto Veneto, per favorire con propria contribuzione, la realizzazione di strutture e infrastrutture di approvigionamento, adduzione ed accumulo, essenziali per la qualità del Servizio Idrico Integrato”.
“Questo significa più risorse per quelle infrastrutture che insistono in zone dove l’investimento di per sè è anti-economico”, spiega Bond. “E’ un principio importante che arriva dopo una serie di riconoscimenti per la montagna e per il Bellunese in particolare. Penso alla partita dello Statuto ma anche al nuovo piano socio-sanitario”.