La Fondazione teatri delle Dolomiti non ha liquidità per onorare le fatture del 2011 ai creditori, ma domani venerdì 30 marzo, a un mese dalle elezioni, i soldi ci sono per pagare un nuovo direttore per il teatro.
E così si scatena la protesta nel web con l’appello dei cittadini che raggiunge le redazioni dei quotidiani locali.
Ecco il testo delle mail in arrivo alla redazione dei giornali:
NON UN DIRETTORE DELLA FONDAZIONE ADESSO! CHE GIOCHI SONO? VOGLIAMO TRASPARENZA! RISPETTATE IL LAVORO DEL TIB!
La manovra è chiara, la sindrome della sconfitta si è oramai impadronita del Pdl bellunese, dopo l’abbandono di alcuni leder come Paolo Gamba, la fuoriuscita di Michele Carbogno e Michele La Grua (La Destra) e il distacco dell’alleato Lega Nord. Per non parlare del salto del fosso dell’ex rivale ora sostenitrice di Prade, Maria Cristina Zoleo.
E così, come è avvenuto all’ultimo consiglio comunale, quando la giunta Prade ha premuto a fondo l’acceleratore per la cessione alla Regione delle quote della partecipata Nis e con esse del progetto “Abitare il Nevegal”. Quello della famosa maxi-consulenza di 300mila euro al manager svizzero Luyet. Oggi la cosa più importante e urgente per il Pdl è diventata quella di nominare un direttore alla Fondazione teatri.
Perché lo spettro della sconfitta nel Pdl avanza giorno dopo giorno, e c’è chi oramai attende solo l’annuncio: signori, si scende.