“Invito la Giunta mandarci in fretta in commissione il Disegno di legge che riguarda l’istituzione e la disciplina delle Unioni Montane di Comuni, dette anche Unioni Montane, perché siamo in procinto di licenziare il progetto di legge n. 196 sulla disciplina dell’esercizio associato di funzioni e servizi comunali, normativa che rischia di sovrapporsi”. Lo afferma con massimo spirito collaborativo il presidente della Prima commissione del Consiglio regionale del Veneto, Costantino Toniolo (Pdl), in merito al tema delle Unioni Montane, “ovvero quegli enti che dovrebbero mettere assieme le funzioni delle attuali Comunità Montane e quelli delle Unioni dei comuni”. La Giunta (palazzo Balbi) ha licenziato ieri il DDL sulle Unioni Montane e martedì prossimo si riunisce la Commissione affari istituzionali presieduta da Toniolo (palazzo Ferro Fini) per licenziare (ad audizioni già avvenute nelle scorse settimane) il progetto di legge che va a disciplinare l’esercizio associato di funzioni e servizi comunali. “La filosofia di fondo con cui ci muoviamo è quella della semplificazione”, conclude Toniolo. “Le norme nazionali ci obbligano a legiferare per mettere in condizioni i comuni sotto i 5mila abitanti di associarsi entro fine anno nelle Unioni dei comuni. E’ evidente che gli enti locali montani hanno maggiori difficoltà a gestire il territorio: lo abbiamo appreso sia dall’esperienza amministrativa che abbiamo come consiglieri, sia anche dai rappresentanti di Anci e Uncem. E ne terremo conto, ma vorremmo avere in mano per tempo anche il DDL sulle Unioni Montane per effettuare le integrazioni del caso”.