«Prendo atto del fatto che i sindacati non abbiano voluto partecipare alla presentazione del volume sul lavoro, realizzato dalla Provincia di Belluno». Così l’assessore di comparto, Stefano De Gan, al termine dell’incontro tenuto martedì mattina a Villa Patt di Sedico (Belluno).
«Le altre rappresentanze di categoria non hanno voluto mancare alla presentazione di un tema davvero importante per tutti i nostri lavoratori – ha spiegato De Gan – . Sono davvero amareggiato che i sindacati, pur invitati, non abbiano voluto dare un loro segnale di interesse sulla questione che è stata trattata e che si avvaleva pure degli interventi di illustri docenti universitari». «Non posso poi non rilevare che, quando c’è da strumentalizzare, una parte del sindacato sembra essere “nata pronta”: quando, invece, si tratta di fare analisi a proposte essa diventa evanescente, forse perché il vertice è impegnato a fare più attività a tutela delle minoranze politiche che a tutela dei disoccupati ed inoccupati», ha commentato De Gan.
«Poteva essere un ottimo momento di confronto e di dialogo – ha spiegato l’assessore di Palazzo Piloni – . Quanto abbiamo presentato è il risultato dell’ottimo lavoro svolto, che ha visto il nostro territorio ammortizzare meglio l’impatto della crisi occupazionale».
«I dati parlano chiaro: mentre la media regionale vede il Veneto con una disoccupazione che si attesta al 5,8%, a Belluno ci si è fermati al 4,6% (oltre un punto percentuale di differenza) – ha commentato De Gan – . inoltre, gli avviamenti al lavoro sono tornati al segno positivo e abbiamo anche il miglior dato – a livello nazionale – riguardante i nostri giovani: il 61% di essi trova lavoro sul territorio non appena terminati gli studi».
«Ho letto, con non poco stupore, che l’assessore provinciale al lavoro Stefano De Gan si è particolarmente risentito dei pochi partecipanti e dell’assenza di tutte le forze sindacali – scrive in una nota di risposta il segretario provinciale della Camera del Lavoro Renato Bressan – , ma mancavano anche una larga parte delle categorie economiche, al convegno del 12 Giugno a Sedico sul tema legato alle dinamiche del Mercato del lavoro bellunese. Di più stupiscono le affermazioni dello stesso per le quali il sottoscritto, in qualità di Segretario della Camera del Lavoro, risulta evanescente quando serve fare proposte in quanto impegnato a tutelare le minoranze politiche. Caro Assessore La informo, anche se non dovrei, che il sottoscritto nella giornata di ieri era impegnato nella preparazione e nelle successive assemblee alla Pandolfo di Lentiai. Impegnato, assieme alla categoria dei metalmeccanici, la tanto vituperata Fiom, nel tentativo, attraverso una serrata trattativa con l’azienda, di rilanciare uno stabilimento importante della nostra Provincia.
La Pandolfo, infatti, come molte altre aziende da tempo soffre una crisi che siamo tutti impegnati, amministratori locali compresi, a superare proprio con una serie di proposte, che vanno dalla cessione di un ramo d’azienda fino alla creazione di un polo logistico. Tutto questo per consentire alle imprese di quel territorio di abbattere i costi di trasporto, passando attraverso forti investimenti e riconoscimenti economici ai lavoratori. Caro Assessore, ieri abbiamo portato le nostre proposte all’attenzione dei lavoratori assumendoci le nostre responsabilità, tentando di sopperire ai continui tagli che Lei e la Giunta di cui fa parte avete prodotto anche con l’ultimo bilancio approvato il 30 Giugno scorso proprio al Mercato del Lavoro e alle attività produttive. Magari – conclude Bressan – la prossima volta prima di fare certe affermazioni si prenda la briga di informarsi dove sono e se vuole delle proposte ce le chieda e convochi i tavoli di lavoro che è suo compito».