
Sono stati rilasciati, intorno alle 18.00 di ieri (domenica I maggio) i quattro militanti dell’Associazione 100% animalisti, fermati dalla polizia dopo i tafferugli sorti alla Fiera, Caccia, Pesca e Natura” di Longarone. I quattro sono stati trasferiti alla Questura di Belluno. Mentre gli altri hanno sciolto, per protesta, il presidio significando con questo che è stato leso il diritto di manifestare, e si sono recati a Belluno davanti alla Questura. Dopo due ore dal fermo i militanti sono stati rilasciati, dopo aver ricevuto una denuncia per non aver adempiuto alle disposizioni della polizia, ovvero avrebbero sconfinato oltre l’area autorizzata dalla Questura di Belluno per la manifestazione. La versione che, invece, trapela tra i militanti è diversa. Alcuni personaggi, probabilmente frequentatori della fiera, avrebbero approfittato di un momento in cui un gruppetto di animalisti era rimasto isolato per riempirli di sputi. Da qui l’innalzamento della tensione e l’intervento delle Forze dell’Ordine. Una ragazza, nel corso dei tafferugli, sarebbe rimasta ferita per una caduta. (fonte: Geapress, 100% animalisti)
Il comunicato dell’Associazione 100% animalisti
Noi di CENTOPERCENTOANIMALISTI abbiamo sempre rispettato i componenti delle Forze dell’Ordine e il loro lavoro, comportandoci sempre in modo corretto e leale, consapevoli che non sono loro la nostra controparte nei presidi e nei blitz: noi lottiamo contro gli aguzzini di Animali. E, per la verità, siamo quasi sempre stati ricambiati con ugual correttezza e rispetto. Ma da un po’ di tempo l’atteggiamento di alcuni membri delle FdO è cambiato. E’ evidente che i padrini (economici e politici) dei caccia/pescatori si stanno muovendo a difesa dei loro clienti, e cercano di limitare con indebite pressioni il diritto degli Animalisti di esprimere la propria opinione. Il fatto è che l’azione di CENTOPERCENTOANIMALISTI è diventata sempre più incisiva, e danneggia gli interessi dei poteri più o meno occulti. Dopo le perquisizioni per dei manifesti (!) in casa del nostro presidente, questo nuovo clima è stato confermato domenica I° maggio a Longarone (Belluno), al presidio contro la fiera dei caccia/pescatori. Appena scesi dal treno in una stazione blindatissima da polizia e carabinieri, i militanti sono stati fatti entrare nelle sala d’attesa dove il comandante della polizia di Belluno ha preteso di visionare manifesti, striscioni, perfino le bandiere. Non essendo stato trovato nulla di irregolare, i militanti sono stati scortati fino al luogo del presidio: un recinto di transenne, con molte auto parcheggiate nel mezzo. Nonostante tutto il presidio è iniziato, con slogan e cori dei militanti e continue provocazioni di idioti che, al sicuro dietro i poliziotti o dentro la fiera, insultavano con parole o gesti. A tratti qualche militante usciva dal recinto per rispondere ai provocatori, e durante una di queste uscite, quattro militanti (due ragazze e due ragazzi) sono stati bloccati da agenti di polizia in modo abbastanza pesante. Poi, E QUESTO E’ UN FATTO DI ESTREMA GRAVITA’, sono stati condotti all’interno della fiera in mezzo alla folla dei caccia/pescatori, esposti alle offese degli stessi, messi alla gogna, con pericolo anche per la loro incolumità. Un cacciatore vigliacco si è avvicinato a una delle ragazze che era caduta spinta alle spalle da qualcuno, ed era rimasta ferita alla fronte, e le ha sputato in faccia sotto gli occhi di un poliziotto, che non è intervenuto in nessun modo! uccessivamente i quattro militanti sono stati trasferiti alla questura di Belluno, e qui sottoposti a un laborioso procedimento di identificazione con foto segnaletiche e impronte digitali, quando sarebbe stato sufficiente trascrivere i dati dai loro documenti! Gli altri militanti hanno sciolto, per protesta, il presidio significando con questo che è stato leso il diritto di manifestare, e si sono recati a Belluno davanti alla questura. Dopo due ore dal fermo i militanti sono stati rilasciati, dopo aver ricevuto una denuncia per non aver adempiuto alle disposizioni della polizia. Un delle ragazze denunciate è stata visitata in serata al pronto soccorso di San Bonifacio (Verona) con prognosi di sei giorni.E’ chiaro l’intento di intimidire chi protesta contro la lobby della caccia/pesca. Ed è altrettanto chiaro che non ci faremo intimidire. Filmato http://www.youreporter.it/video_SCONTRI_FIERA_CACCIA_-_ANIMALISTI_FORZE_DELL_ORDINE_1