Termineranno a metà luglio i lavori di somma urgenza per la ricostruzione delle opere di difesa idraulica lungo il torrente Cicogna, in località Praloran del Comune bellunese di Limana, compromesse dalla disastrosa alluvione del 31 ottobre – 2 novembre scorsi. I lavori, a cura del Genio Civile di Belluno, erano iniziati il 5 novembre, nei giorni immediatamente seguenti all’evento.
La violenza dell’acqua aveva provocato ingenti danni e si è dovuto procedere alla demolizione e ricostruzione della briglia sifonata di monte, con il ripristino del materasso al piede; alla ricostruzione della prima briglia di valle completamente demolita, con ricostruzione del materasso al piede; alla ricostruzione e sottofondazione della scogliera esistente sulla sponda destra. Il costo dell’intervento è di 644 mila euro. L’intervento fa parte dei 129 di somma urgenza attivati a partire dai giorni del disastro (111 realizzati dalle strutture del Genio Civile e 19 dai Consorzi di Bonifica), necessari per riportare le condizioni di sicurezza idraulica alle condizioni antecedenti, o migliori, rispetto alle distruzioni provocate dall’alluvione. Quell’evento, è bene ricordarlo, ha provocato in Veneto danni per circa un miliardo di euro, coinvolgendo abitazioni, attività produttive, edifici pubblici e opere idrauliche. “A questi lavori – ha ricordato il presidente della Regione Luca Zaia, commissario per il superamento dell’emergenza – si stanno aggiungendo altri 122 cantieri, quasi una novantina già attivati, progettati in questi mesi o conseguenti ai colpi di coda dell’alluvione della metà del marzo scorso. Per rendere però più sicuro rispetto alla possibilità di precipitazioni analoghe a quelle verificatesi nei mesi scorsi, al Veneto servono le grandi opere di mitigazione del rischio, per le quali abbiamo ormai pronto il piano complessivo”.