Tantissimi cittadini hanno segnalato all’amministrazione comunale l’emissione di una grande quantità di polveri avvenuta sabato scorso 16 aprile tra le ore 12.30 e le ore 14.00 dal cementificio Buzzi Unicem di Cadola (Ponte nelle Alpi). La nuvola, visibile da tutto l’Oltrerai, ha interessato anche la statale riducendo la visibilità per i veicoli in transito, ed ha preoccupato i cittadini memori del fatto che in passato il cementificio è stato autorizzato ad incenerire rifiuti pericolosi. “Sembra che in questo caso si tratti di una fuoriuscita di polveri di cemento” dichiara l’assessore all’ambiente del Comune Ezio Orzes “Abbiamo comunque chiesto spiegazioni alla direzione dell’azienda Buzzi Unicem, e all’Arpav di accertare la reale entità del problema che si è verificato”. “Dal 2005” dichiara l’Assessore “il cementificio non brucia più rifiuti pericolosi e grazie ad un accordo con l’amministrazione comunale siglato nel 2007 l’azienda si è impegnata a non incenerire più rifiuti pericolosi”. “Questo impegno scade alla fine di quest’anno ma”, afferma Ezio Orzes “per l’ amministrazione comunale questa sospensione sarà definitiva, una moratoria definitiva di fatto. Siamo convinti che l’impiego di combustibili derivati da miscele di rifiuti pericolosi sia incompatibile con gli obiettivi di tutela della salute di cittadini; gli incidenti, come vediamo, accadono, e se dovessero interessare sostanze tossiche i problemi potrebbero essere molto gravi”. “Con la Provincia di Belluno e l’Arpav stiamo lavorando per costituire un tavolo tecnico che, in accordo con l’azienda, definisca le migliori tecnologie possibili da adottare per contenere le emissioni del cementificio.”