All’indomani della bocciatura della proposta di referendum da parte della Cassazione, il comitato ha spiegato le motivazioni del
referendum e la necessità della Provincia di Belluno di avere forme di autonomia simili a Trento e Bolzano, in quanto completamente montana, ma inserita in una provincia di pianura, con 2/3 dei comuni minoranza linguistica ladina e l’area germanofona di Sappada ed uno spopolamento di circa 800 abitanti all’anno effetto di politiche fatte per la pianura e non per la montagna Dolomitica. Da Eva Klotz (* vedi nota a fondo pagina) che si è dimostrata molto gentile ed attenta alla questione è arrivato subito un appoggio morale: «Coraggio, andate avanti nella vostra battaglia autonomistica. Mi raccomando: anche se i
cittadini sono arrabbiati, vietata ogni forma di violenza. Sempre e comunque».«L’unica strada da seguire – ha detto la consigliera Klotz – è quella della democrazia. Oggi ci sono gli strumenti legali per perseguire ciò che si sogna. Invito quindi gli amici bellunesi a continuare a crederci e a mobilitarsi ancora di più a favore di un ideale, quello dell’autoderminazione, che è vero federalismo e che noi della Südtiroler abbiamo nel dna. Certamente, possiamo offrire consigli, indirizzi e anche, perché no, dell’affettuosa solidarietà. A muoversi concretamente, invece, dovrebbero essere la Regione Veneto e naturalmente il Governo centrale». Il Comitato Belluno Autonoma ha quindi ora un alleato in più nei vicini del Sud Tirolo. Ogni contatto preso a favore delle nostre istanze è infatti il benvenuto. È intenzione del Comitato creare una rete di rapporti con varie realtà Sud Tirolesi, Trentine e anche del Friuli Venezia Giulia. All’incontro, organizzato dal feltrino Mario Gris rappresentante del Comitato europeo per le autonomie dei popoli,
erano presenti anche il consigliere provinciale Silvano Martini ed i membri del Comitato Alfonso Liotta e Moreno Broccon.
Anche se la Südtiroler rappresenta una forte peculiarità etnica e linguistica che non esiste nel Bellunese è utile comunque scambiare
idee con chi sostiene, come noi, l’importanza di amministrare il proprio territorio autonomamente. Inoltre il Consigliere Martini ha
avuto modo di sottolineare l’importanza dell’incontro e dei suggerimenti offertici dalla Klotz, rappresentante di chi è riuscito a
ottenere quella tanto agognata autonomia che i bellunesi rincorrono ormai da decenni.Come Comitato continueremo, sempre più motivati, nel tentativo di far dare risposte, da chi di dovere, alle nostre legittime richieste di Autonomia per la Provincia di Belluno.
* Eva Klotz:
Già consigliere comunale a Bolzano, ora consigliere provinciale, fondatrice e leader dell’Union für Südtirol. Dopo il congresso del 5 maggio 2007 è uscita dal partito per fondare il Südtiroler Freiheit.
E’ figlia di Georg Klotz, detto il “martellatore della Val Passiria” per la sua dimestichezza con il tritolo. Membro del fronte di Liberazione locale, il BAS (Befreiungsauschuss Südtirol) fondato nel 1956 con lo scopo di riannettere il trentino Alto Adige all’Austria. Per chi volesse approfondire, c’è un romanzo che racconta il clima di quegli anni al link:
http://robertoalfattiappetiti.blogspot.com/2010/06/eva-dorme-romanzo-desordio-di-francesca.html