
Non credo che il presidente e il C.d.A. possano ritenere di aver fatto un buon lavoro. I malcontenti e i dissapori ci sono, le riposte non arrivano e la classe dirigente per ora rimane quella: politicizzata e a mio avviso non è nelle condizioni necessarie per dare delle risposte. Faccio alcune considerazioni: i comuni più popolosi di questa provincia (Belluno e Feltre) si sono astenuti. Il comune di Ponte nelle Alpi non era rappresentato così come quasi per intero l’Alpago. Non serve certo carta e penna per fare due conti sulla rappresentatività numerica e politica di chi ha votato a favore. Così come lasciano di stucco le linee guida che si dovranno seguire da qui in avanti. Ne cito alcune che sono paradossali: “…assunzione del personale limitata alle necessità e riduzione della promozione del marchio…”. Non sapevo che in G.S.P. fino ad ora si potesse assumere senza averne la necessità né mi spiego perché una società che lavora in monopolio di mercato debba fare promozione del marchio. Non conosco il sindaco di San Gregorio ma a lui va il mio plauso per aver avuto il coraggio (perché di questi tempi di questo si tratta) di essersi presentato e di aver votato contro. E ancor più mi compiaccio per le motivazioni di un voto non positivo (da I.D.V. sempre sostenute) tra le quali emerge la necessità di dare la società in mano a tecnici svincolati da partiti e amicizie. Invito i cittadini bellunesi a valutare l’operato del proprio sindaco chiedendo di rendere conto del voto dato in seno alla votazione del bilancio di G.S.P.
Angelo Levis – Capogruppo I.D.V. consiglio provinciale