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giovedì, Settembre 21, 2023
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Il metodo kaizen a scuola, con i giovani imprenditori di Confindustria Belluno Dolomiti

Itis "G.Segato" di Belluno

 L’Itis “Segato” approfondisce la metodologia organizzativa resa famosa dalla Toyota e da anni applicata in moltissime aziende. Al centro: il lavoro di gruppo, la partecipazione dei singoli, il miglioramento continuo. Workshop diversi per studenti e per docenti

. Sabato 16 aprile la giornata conclusiva.

Due giorni dedicati a studiare il metodo di organizzazione aziendale più famoso al mondo per comprendere le potenzialità del lavoro di gruppo. E’ questo l’obiettivo del “corso” che seguono gli studenti di terza dell’Istituto Tecnico Industriale Segato di Belluno in collaborazione con il Gruppo Giovani Imprenditori di Confindustria Belluno Dolomiti. Approfondiranno il metodo kaizen, cioè uno schema organizzativo aziendale basato sui concetti del continuo miglioramento (e quindi del continuo ripensamento dello status quo), della qualità totale (un prodotto buono nasce solo da un buon processo produttivo), del just in time, cioè della riduzione drastica del magazzino, dell’alimentazione continua della catena produttiva. Soprattutto, il kaizen punta sulla condivisione degli obiettivi aziendali con chi lavora e sulla motivazione. L’eccellenza si raggiunge solo con il coinvolgimento di chi lavora. Il manager non è il capo gerarchico ma è, di volta in volta, il capo della squadra, il leader, il coach, ecc. Kaizen è un termine giapponese che unisce due parole: kai (cambiamento) e zen (miglioramento). Il metodo venne elaborato negli Stati Uniti, ma la prima grande azienda ad adottarlo fu la Toyota fin dagli anni ’50, tanto che oggi viene identificato con l’azienda stessa. La parte teorica si è svolta lunedì 11 aprile in due sessioni: la mattina dedicata agli studenti di terza e il pomeriggio dedicato agli insegnanti. Prima è stato fornito un quadro di evoluzione storica della produzione di massa a partire dal fordismo per arrivare alle metodologie kaizen, alla valorizzazione delle persone che lavorano in azienda, al lavoro di gruppo. Il cosiddetto “team building”, capire i meccanismi che governano un gruppo di lavoro e l’apporto del singolo al gruppo, è stato affrontato anche dai docenti della scuola, nella sessione pomeridiana. A condurre il tutto due esperti del “Kaizen Institute” chiamati da Confindustria Belluno Dolomiti. La case history aziendale invece è curata dalla società Fretor di Belluno, che produce automazioni industriali e robotica che applica dal 2009 le metodologie kaizen alla sua organizzazione. Fretor è l’azienda del presidente del Gruppo Giovani Imprenditori di Confindustria Belluno Dolomiti, Jury De Col, sperimentatore e sostenitore del metodo kaizen. “L’istituto stava già analizzando varie tipologie di aggregazione e organizzazione relative al lavoro e quando ci ha coinvolto abbiamo pensato di mettere a disposizione questo corso sul kaizen. Ci piace molto questa collaborazione con l’istituto Segato, perché ci consente di trasferire ai ragazzi una visione dell’impresa che solo chi vi lavora conosce: l’impresa come organismo che migliora continuamente la propria organizzazione per arrivare a soddisfare il proprio cliente e lo fa partendo da chi nell’impresa lavora, coinvolgendo tutti i livelli professionali, valorizzando il ruolo di ciascuno, imparando a lavorare in gruppo. Per la formazione di questi ragazzi sarà molto importante vedere applicate sul campo teorie organizzative che possono sembrare di banale attualità o di complessa attuazione. Il kaizen ha il pregio anche che si può vedere con facilità. Perché non parliamo di massimi sistemi. Parleremo e vedremo le applicazioni del metodo kaizen nella vita di ogni giorno, negli aspetti, anche quelli più semplici, dell’organizzazione di un’impresa.”

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