Gabriella Sperotto, 23enne bellunese, studentessa di Design, indirizzo Comunicazioni visive e multimediali presso lo IUAV di Venezia è la vincitrice del concorso “Disegna la sostenibilità”, indetto da Confindustria Belluno Dolomiti, Unione Artigiani e Piccola Industria di Belluno e GBC Italia per rappresentare la collaborazione fra i tre soggetti nel campo dell’edilizia sostenibile. Questa collaborazione si era tradotta in un accordo nel novembre del 2010, in occasione dell’avvio della costruzione della nuova sede di Feinar, quando le tre istituzioni avevano firmato un protocollo di intesa.
Il concorso chiedeva ai partecipanti di rappresentare proprio il concetto di sostenibilità e la collaborazione fra i tre firmatari con un’immagine che fosse originale, di immediata lettura, versatile nella riproduzione e pertinente al tema. Un compito sicuramente difficile, al quale hanno risposto in ventuno: sedici sono studenti di scuola media superiore o universitari e cinque non-studenti, cioè professionisti vari. Il lavoro di Gabriella Sperotto ha convinto la giuria grazie alla focalizzazione prima di tutto sul concetto di collaborazione, reso con tre sfere di colori che si sovrappongono e che solo nella parte centrale, dove si sommano, danno luogo al colore verde. Al centro, una foglia, dal tratto deciso e grafico, ricorda l’obiettivo della collaborazione, cioè la sostenibilità. L’intero marchio è disegnato senza alcun utilizzo di linee rette o geometrie, accentuando il senso di naturalità e, in un certo qual modo, di poeticità. Il disegno ha una notevole capacità evocativa, lasciando immaginare un futuro più pulito e un mondo più sostenibile. Le proposte sono state tutte di alto livello professionale e molti candidati hanno presentato elaborati meritevoli. Il colore dominante era il verde, ritenuto interprete per eccellenza del concetto di sostenibilità ambientale, spesso avvicinato per contrasto al grigio e al nero oppure pensato complementare ad altri colori positivi, come l’azzurro e il giallo. Alcuni hanno scelto la strada dell’astrazione totale, mentre altri hanno utilizzato simboli che facevano riferimento al passato, identificando l’atto del costruire con il mattone – quando oggi spesso si usano altri materiali – oppure l’ingranaggio, a rappresentare un concetto un po’ antiquato di produzione industriale. Alla vincitrice una bicicletta elettrica di Dalla Rosa Cicli, una bicicletta a pedalata assistita, che integra l’energia prodotta dall’uomo con quella elettrica: un mezzo di trasporto che evita un impatto ambientale troppo forte non utilizzando motori a scoppio, un premio che simboleggia proprio l’attenzione alla sostenibilità.
Motivazione del premio
Vince il logo elaborato da Gabriella Sperotto, perché esprime la capacità di guardare al futuro, per la scelta di utilizzare un tratto pittorico, con acquerello e inchiostro, per il focus sulla collaborazione. Solo sovrapponendo i tre colori delle sfere che compongono il logo si ottiene il verde che colora la foglia centrale. Solo con la collaborazione dei tre enti si possono ottenere pertanto quei risultati che sono l’obiettivo del protocollo d’intesa. Il logo interpreta i quattro criteri posti alla base del giudizio della commissione: l’originalità, l’immediatezza comunicativa, la versatilità e la capacità di riproduzione, pur necessitando di ulteriori precisazioni per l’uso, e l’attinenza al tema.
La Giuria era composta da esperti indicati dalle organizzazioni che hanno promosso il concorso:
Per Unione Artigiani e Piccola Industria di Belluno Mariateresa Busatta
Per Confindustria Belluno Dolomiti Flavio Favetti
Per GBC Italia Giovanni Fabris