
«Basta con le dichiarazioni d’intenti. I privati, se credono nella forza di Dolomiti Turismo, si facciano avanti: dicano se ci stanno, altrimenti la società non ha senso. Li stiamo aspettando». Così il presidente Gianpaolo Bottacin e l’assessore Alberto Vettoretto sulle discussioni che riguardano il turismo in provincia di Belluno. «Al momento abbiamo visto molte dichiarazioni d’intento, ma nessuno si è fatto avanti con qualche proposta concreta – hanno detto i due rappresentanti di Palazzo Piloni – . Crediamo fortemente nel connubio pubblico-privato, ma quest’ultimo deve entrare nella partita mettendoci del proprio, come un imprenditore deve saper fare, investendo con i propri mezzi. Se ci sono, “battano un colpo”: li aspettiamo». «Aspettiamo ancora la comunicazione ufficiale della decisione della Camera di Commercio di uscire da Dolomiti Turismo – ha spiegato l’assessore Vettoretto – . È bene ricordare che l’iter per la rinuncia alle quote non è così semplice, non basta una dichiarazione alla stampa. E non bisogna neppure dimenticare che una simile decisione mette sulla porta un discreto numero di dipendenti dell’ente». «Certo non avrà senso tenere in vita una società che potrebbe avere un unico azionista, cioè la Provincia – hanno ribadito i due – . E se l’opposizione non è convinta del destino della Dolomiti Turismo e dei suoi dipendenti, che dovranno essere riassorbiti dalla Provincia, dovrebbero loro stessi, per primi, riflettere su quanto hanno fatto al tempo, visto che hanno messo in piedi una situazione di illegittimità». Sulla questione il presidente di Palazzo Piloni, Gianpaolo Bottacin, spiega poi che «se quella che viene definita una “non-politica” nel settore turismo sta portando dati che continuano ad essere positivi, allora siamo sulla strada giusta. Una strada di cui l’opposizione, evidentemente, non sa comprendere il valore: d’altronde, durante il loro quinquennio di governo, le presenze sono crollate di quasi otto punti percentuale, mentre, in un solo anno (dal 2009 al 2010), la nostra Amministrazione ha registrato una crescita dell’1,5%». «A questi si aggiungono i dati di inizio anno, dove abbiamo assistito ad una crescita che sfiora la doppia cifra percentuale, sempre stando ai numeri che ci forniscono gli stessi albergatori – ha concluso Bottacin – . Le critiche non sono una novità, appartengono a chi, non sapendo cosa fare, si limita a denigrare senza avanzare alcuna proposta».