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mercoledì, Ottobre 4, 2023
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Non solo pollini, anche i cibi possono causare un raffreddore

È arrivata la primavera e chi è allergico ai pollini comincerà a starnutire, lacrimare, tossire e lamentare prurito. Molti però potrebbero avere qualche piccolo guaio in più, per esempio a tavola, gustando una fresca insalata di pomodori o mangiando della frutta. Questo a causa delle “allergie crociate”, una combinazione allergica tra pollini di alcune famiglie e vari alimenti vegetali.
Così, una persona che soffre di allergia ai pollini e che, durante la fioritura, avverte un prurito al palato, un bruciore o un prurito in bocca e alle labbra o un gonfiore al viso mangiando una mela o una pesca, deve prendere in considerazione una reazione crociata, che si manifesta spesso con una sindrome orale allergica (SOA), con irritazioni alle labbra ed al cavo orale.
Tra le reattività crociate, la più frequente è senza dubbio quella tra mela, nocciola e polline di betulla che si osserva nel 30 – 70 per cento degli allergici ai pollini di betulla. Può così essere utile a chi è allergico ai pollini conoscere i “legami” tra pollini di piante e alimenti vegetali.
Nella tabella seguente gli alimenti per cui è stata descritta una reattività crociata con i pollini o gli acari della polvere domestica.
ALLERGENI                                      ALIMENTI
Pollini in genere                              Miele
Graminacee                                Melone, anguria, arancia e agrumi, kiwi, pomodoro, patata, melanzana, pesca, albicocca,  ciliegia,                                                                             prugna,  mela, arachidi, mandorla, molto raramente frumento e cereali e loro derivati (pane, pasta)
Artemisia                                              Banana, anguria, melone camomilla, zucca, sedano
Artemisia e altre Composite                              Camomilla, cicoria, tarassaco, prezzemolo, finocchio, sedano , carota 

                                                                                     anguria, zucca, semi di girasole, mela, banana, anice, cumino, coriandolo, melone
Parietaria                                                                 Basilico, piselli, more di gelso, ortica, melone, ciliegia,
Olivo                                                                          Olive
Betulla                                                                      Mela, pesca, albicocca, nespola, lampone, fragola, ciliegia, banana, noce, nocciola,

                                                                                      mandorla, arachidi,  pistacchio, carota, patata, finocchio, sedano
Nocciolo                                                                  Nocciole
Ambrosia                                                                 Banana, anguria, melone, camomilla, zucca e sedano
Acari della polvere                                            Crostacei, lumache di terra e di mare, mitili
In ogni caso, come con tutte le allergie, il rimedio principale è quello di sapere a cosa si è allergici e di evitare l’allergene. È importante quindi non mangiare i cibi responsabili della sindrome orale allergica soprattutto durante il periodo di fioritura delle piante.
Maggiori informazioni su www.arpa.veneto.it/aria_new/htm/pollini_rubrica.asp
Per approfondimenti, il responsabile scientifico sugli aspetti sanitari che collabora con ARPAV è il dott. Guido Marcer del Dipartimento di Medicina Ambientale e Sanità Pubblica dell’Università di Padova, tel. 049 8212552 – 2556  guido.marcer@unipd.it .

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