L’Anas si è impegnata a trovare una soluzione per i residenti di Campose, Villaga e Tomo, frazioni del Comune di Feltre, che da mesi devono fare i conti con i rumori e le vibrazioni della vicina strada Fenadora-Anzù. Lo ha fatto questa mattina Nicola Prisco, dirigente tecnico del Dipartimento Anas del Nordest. A promuovere l’incontro fra l’alto dirigente e alcuni residenti della zona è stato il consigliere Dario Bond, capogruppo del Pdl in Consiglio regionale del Veneto. Nel mirino ci sono le giunture lungo il viadotto. Durante il sopralluogo, i cittadini – che in questi mesi si sono costituiti in comitato promuovendo una raccolta firme – hanno esposto le loro perplessità e le loro storie: “Qui di notte non si dorme più”, affermano Sergio Rancan e Giovanni Scopel. “Siamo esasperati”. Eppure, le hanno provate tutte: “Ho rinforzato le finestre, usato degli apparecchi fonoassorbenti, ma non c’è niente da fare”, allarga le braccia Scopel. Sulla falsariga anche Marco Polesana, residente in via Villaga: “Arrivo a casa stanco dal lavoro, vorrei riposare ma non mi è concesso”. L’orario più critico è quello tra le quattro e le sette del mattino. L’opinione è unanime: “E’ diventato un inferno”. Della questione si è interessato fin dall’inizio proprio Bond che ha portato il dirigente Anas nei luoghi più critici, quelli segnalati dai residenti. “Dobbiamo trovare una soluzione. Bisogna considerare che questi cittadini prima dell’arrivo della strada, vivevano in un piccolo paradiso terrestre”, ha detto Bond. Dal canto suo, Prisco ha detto che presto contatterà una ditta specializzata: “E’ un problema diffuso che tocca soprattutto i viadotti di una certa lunghezza come quello della Fenadora-Anzù. Il problema si può ridimensionare ma temo non azzerare. Mi impegno a fare tutto il possibile”. “Con la ditta specializzata, l’Anas verificherà l’efficacia degli ultimi ritrovati della tecnologia”, conclude Bond. “Mi auguro che si arrivi a una soluzione. La Fenadora-Anzù si è rivelata un’opera necessaria ma non possiamo gravare ulteriormente sui residenti che negli ultimi anni tra ritardi dei lavori e cantiere hanno subito tanti, a volte troppi, disagi”.