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Transculture 2011, sabato il primo appuntamento con Joumana Haddad

E’ una rassegna dedicata nello specifico  al mondo mediorientale e alle sue interazioni con il territorio bellunese e la sua cultura. L’idea è nata dalla sempre maggiore attualità di questo tema, sia per quanto riguarda il territorio bellunese, dove ormai molte sono le presenze di immigrati dal mondo mediorientale (pensiamo al Feltrino e all’Alpago, nella zona lungo il Fadalto) e dove si è creata una vera e propria comunità. Un territorio dove i musulmani hanno fatto sentire la loro voce chiedendo la possibilità di praticare il loro culto, e la cui presenza si estende a tutta la parte bassa della provincia con Alano, Fener, e Quero, verso la confinante provincia trevigiana. Assieme alle grandi città italiane come Torino, Milano e Roma, ma anche alle capitali europee dove le comunità mediorientali ormai si sono radicate e integrate, Belluno è entrata a far parte di quel progetto europeo che fa dell’integrazione tra culture diverse la base per costruire insieme un futuro mondo migliore.

Il percorso di Transculture 2011, l’appuntamento biennale ideato da Mirta Barbonetti e organizzata dall’associazione culturale  Verba Volant, inizia con un incontro dedicato alla condizione femminile, attraverso la testimonianza della scrittrice giornalista e poetessa libanese Joumana Haddad. Un incontro di poesia e di dialogo sulla condizione della donna araba nel mondo arabo ma anche nel mondo occidentale. La sfera femminile vista dagli occhi di una donna che vuole sfuggire a ogni cliché e stereotipo imposto alle donne da entrambe queste due civiltà.

PRIMO INCONTRO
L’incontro con Joumana Haddad, sabato 26 marzo alle 18 in sala Bianchi, si svolgerà in due parti:
Nella prima avrà luogo la recitazione di  alcune poesie di Joumana Haddad, con una lettura che sarà bilingue, la poetessa reciterà in arabo e la lettrice, l’attrice teatralo Milena Danieli, in italiano, con l’accompagnamento musicale di Giuseppe De Rosa (violino) e la sorella Valentina (chitarra).
Nella seconda parte Mirta Amanda Barbonetti intervisterà Joumana Haddad  sul suo recentissimo saggio, pubblicato da Mondatori lo scorso febbraio: Ho ucciso Shahrazad, confessioni di una donna araba arrabbiata. Quindi ci sarà spazio per le domande del pubblico.

SECONDO INCONTRO
“Moderno e Antimoderno”, all’Auditorium comunale, venerdì 8 aprile alle 18
Una tavola rotonda con tre grandi intellettuali del nostro tempo: Cesare De Michelis, presidente della Marsilio editori, e gli scrittori Ferdinando Camon e Gian Mario Villalta, il primo veneto e  il secondo friulano. Dal Nordest della fine della civiltà contadina, con le  campagne venete descritte da Ferdinando Camon nel suo romanzo Quinto stato, a  quello completamente mutato del primo decennio del terzo millennio nel saggio di Gian Mario Villalta Padroni a casa nostra, dove il nuovo
benessere raggiunto dagli abitanti li porta a confrontarsi con nuove realtà ed  interazioni, soprattutto con la presenza di immigrati stranieri che fanno i lavori che avevano caratterizzato  un tempo gli emigranti nostrani.
Questo panorama sociale e culturale, visto con  la lente di ingrandimento di Cesare De Michelis, docente
di letteratura contemporanea, scrittore e rappresentante della casa  editrice più importante del Nordest, dal cui ultimo saggio è tratto il titolo dell’incontro.

TERZO INCONTRO
Suoni d’Oriente, venerdì 15 aprile al Palazzo dei Servizi di Sedico
Un poderoso e affascinante concerto di percussioni arabe con il duo Zayanib sul tema:
il mondo mediorientale sotto il profilo musicale , con le percussioni di Stolfo Fent e Ismail El Aouman, accompagnati dalla voce inconfondibile di  Barbara Valentino,  cantante ben nota al pubblico bellunese.
Stolfo , svizzero di origine, ma da molto tempo residente nel Bellunese, è compositore musicista e insegnante di musica etnica, ha partecipato a molti festival in Italia e all’estero. Si è specializzato in percussioni arabe che ha bstudiato in Egitto e Libia. Insieme a Ismail, musicista marocchino, cantautore e suonatore di liuto arabo , fonda il duo Zayanib. Il duo propone un repertorio dalle suggestive atmosfere che spazierà dalla musica popolare  a ritmi più colti. Si potrà ascoltare il suono dell’oud (il liuto arabo), che si fonderà al ritmo dei tamburi, in quella costante improvvisazione che è tipica della musica araba.

TRANSCULTURE 2011 si concluderà sabato 30 aprile a Feltre , all’Auditorium delle Canossiane, alle 20.30, con la manifestazione “Poesia e musica dalla porta accanto”. La rassegna si conclude quindi con una festa realizzata insieme alle minoranze linguistiche sul territorio. Una festa multietnica che da qualche anno viene organizzata dal Comune di Feltre, insieme all’Uls 2 e le due comunità straniere più presenti nel  territorio (l’associazione Amicizia italo-marocchina e l’associazione macedone Antea Reka Radika).
Il programma fa capo all’iniziativa realizzata nell’ambito del Programma di integrazione sociale e scolastica, finanziato dalla Regione del Veneto e dalla Conferenza dei sindaci dell’Uls 2. Sarà una festa con musiche popolari macedoni e marocchine (eseguite dalle due associazioni straniere). Il gruppo musicale “Cantalaora” di Pedavena rappresenterà  la musica popolare italiana. Nell’aria anche suoni di  versi di  poesie di altre comunità presenti sul territorio: da quella albanese, all’ucraina, alla serba, alla croata, che saranno lette sia in lingua originale sia nella traduzione italiana.
Concludendo, una rassegna concisa ma densa, realizzata nonostante i gravi tagli che hanno colpito la cultura anche nel territorio bellunese.  Un ringraziamento va agli sponsor Bim, Aics, Unicredit, Cash and Carry che hanno creduto in questa iniziativa e deciso di sostenerla economicamente. Un grazie anche alle amministrazioni pubbliche di Belluno Sedico e Feltre, che hanno collaborato alla realizzazione della rassegna, ma grazie soprattutto  agli artisti, poeti e intellettuali che sono stati disponibili a collaborare per compensi simbolici.
Mirta Barbonetti ed Enrico Gasperi,  presidente e segretario associazione culturale Verba Volant (nella foto)

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