
La tecnica è quella del venditore di tappeti porta a porta, che chiede 100 per concludere il contratto a 50. La Regione Veneto non fa eccezione al metodo già collaudato dal governo, che con proclami annuncia lacrime e sangue, dopodiché attende l’effetto che fa e quindi, a seconda delle proteste, ridimensiona le pretese con il polico o il sindacalista di turno che vanta le sue formidabili capacità di mediazione per il risultato raggiunto. La gente comune è contenta perché pensa “poteva andare peggio”, e così la recita può andare avanti. «Leggere che ieri a Palazzo Balbi si è confermato un taglio del 10% alle risorse del TPL (Trasporto pubblico locale) lo considero uno spiacevole “incidente di percorso” da parte dei nostri rappresentanti. È il risultato a cui ero già arrivato io nei miei incontri con l’assessore di comparto, Renato Chisso: mi aspettavo qualcosa in più». Così il presidente della Provincia di Belluno, Gianpaolo Bottacin, dopo l’incontro di ieri sui finanziamenti al Trasporto Pubblico Locale a cui hanno partecipato Dario Bond e Silver De Zolt. «All’inizio i tagli erano più pesanti, sull’ordine del 25% – ricorda Bottacin – . Dopo un confronto serrato con l’assessore regionale, ero riuscito a far scendere il taglio al 10%. Nel frattempo, si era avviato un ragionamento con il territorio, così da arrivare compatti all’appuntamento decisivo. Ieri a Palazzo Balbi è stato semplicemente confermato il risultato già raggiunto: mi aspettavo di più dai nostri rappresentanti bellunesi». « D’altronde, ricordo che non più tardi di due settimane fa, l’assessore Renato Chisso aveva annunciato che ci sarebbe stata una ulteriore riduzione dei tagli e anche le altre Province, a cominciare dal collega Leonardo Muraro di Treviso, avevano condiviso la linea secondo cui per Belluno gli stessi tagli avrebbero dovuto essere pari a zero nella nostra realtà». « Sono quindi certo che il consigliere regionale Dario Bond, che è pure capogruppo della cordata Pdl a Ferro-Fini, saprà dare ai Bellunesi importanti rassicurazioni in merito – ha detto ancora Bottacin – . D’altronde, il lavoro di raccordo e condivisione sul territorio, anche con le rappresentanze sindacali, era già stato sancito nell’incontro che avevo tenuto qualche tempo fa, proprio a Palazzo Piloni». « Mi aspetto dunque un nuovo impegno, forte di un approccio imprenditoriale che guardi ad appianare quegli squilibri che vedono alcune realtà già razionalizzate fino all’osso nel TPL ed altre che si ritrovano addirittura a generare utili», ha concluso il presidente di Palazzo Piloni.