Il bilancio della Provincia ha un deficit di 8 milioni di euro, provocato dal taglio secco del 25% dei trasferimenti dello Stato. Oltre che dal calo del gettito delle entrate determinato dalla crisi finanziaria. Se non saranno trovate delle soluzioni il presidente Gianpaolo Bottacin è pronto a dimettersi. Sulla questione interviene il segretario provinciale della Lega Nord Diego Vello. «I problemi di Palazzo Piloni non sono solo del Presidente ma di tutti, anche dell’alleato! Come segretario della Lega Nord – prosegue Vello – vorrei ricordare che nell’ultimo tavolo svoltosi giovedì scorso si era giunti ad un rafforzamento della nostra alleanza che però non vedo nei fatti e nemmeno dalle dichiarazioni rilasciate. Anche se a capo di questa nave il timone lo regge la Lega Nord mi pare che qualcuno remi poco o addirittura contrario. Abbiamo una responsabilità comune nel governare questa provincia e il Pdl gioca ad uno scarica barile che a nulla serve se non a peggiorare la situazione. Le parole di Paniz e Bond sembrano più un attacco frontale che una mano tesa in aiuto come vorrei da un alleato. Mi dispiace e ritengo sia grave che Maurizio Paniz non sapesse nulla dei problemi economici che ci sono in provincia quando l’assessore al bilancio è proprio del Pdl e mi spiace ancora di più che lo stesso Paniz attenda le dimissioni del Presidente Bottacin per iniziare a discutere del problema. Forse esiste un problema di comunicazione a casa dell’alleato o forse questi problemi non interessano? Le parole fugano ogni dubbio, il Pdl non ha fatto ancora niente per uscire da questa crisi economica nell’ente provinciale quando gli assessori al bilancio sono sempre stati loro ed anzi critica senza mezzi termini l’unica persona che si è attivata in prima persona ossia il Presidente della provincia e con lui la Lega Nord. Al consigliere regionale Dario Bond – conclude il segretario provinciale della Lega Diego Vello – ricordo che in laguna il Presidente c’è già andato più volte, come del resto a Roma, quello che noto è che nessuno del Pdl invece ha mosso un passo al di fuori di Palazzo Piloni e ha lasciato che questa crisi avanzasse senza muovere un dito».