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Ostacoli al volo: un secondo progetto di legge presentato dalla Lega Nord. Toscani: “il testo della Lega Nord è stato elaborato in sinergia con il Soccorso Alpino e il Suem

Matteo Toscani

Oggi (mercoledì 9 marzo 2011) a Palazzo Ferro-Fini la seconda commissione ha iniziato la discussione del progetto di legge sugli ostacoli al volo presentato dal pdl. Già la prossima settimana, probabilmente, il vicepresidente del consiglio regionale, Matteo Toscani, presenterà il testo della Lega Nord, depositato già da tempo, del quale è il primo firmatario. “Trattandosi di due provvedimenti sullo stesso tema – dichiara il consigliere – ci sarà un confronto in commissione per trovare una sintesi ottimale, in modo da licenziare quanto prima una legge che garantisca la sicurezza in volo”. “Ritengo – prosegue Toscani – il progetto di legge della Lega Nord sia un ottimo punto di partenza, visto che è stato elaborato in sinergia con il Soccorso Alpino e il Suem”. Per il vicepresidente del consiglio è “estremamente positivo che in pochi mesi siano state formulate due proposte di legge sullo stesso tema”, con un obiettivo comune: “evitare il ripetersi di tragedie come quella di Falco, che sono più frequenti di quel che si crede”

I CONTENUTI DEL TESTO – Quello presentato dalla Lega Nord, su iniziativa del consigliere bellunese, intende introdurre un’organica disciplina della materia sugli ostacoli alla navigazione aerea, anche a completamento della legislazione regionale vigente. In particolare, si prevede di incaricare la giunta regionale di istituire, entro sessanta giorni dall’approvazione, la commissione permanente sulla sicurezza al volo che ha il compito di raccogliere segnalazioni degli operatori aeronautici e di elaborare linee operative utili ad innalzare il livello di sicurezza da sottoporre alla Giunta regionale per gli opportuni provvedimenti. Si stabilisce, inoltre, di dotare con idonea segnaletica, tutti gli ostacoli alla navigazione aerea. La giunta dovrà quindi predisporre una cartografia digitale, nella quale sono evidenziati gli stessi ostacoli alla navigazione aerea. Sono previste anche delle norme per la vigilanza e sono individuate le sanzioni in caso di mancato rispetto agli obblighi previsti. Il progetto di legge prevede, infine, l’erogazione di contributi per l’adeguamento alle norme di sicurezza (art. 6). “Il nostro progetto di legge – commenta il vicepresidente del consiglio veneto – è il frutto di un intenso lavoro con il Soccorso Alpino e con il Suem. Abbiamo voluto partire dal contributo di chi opera quotidianamente in prima linea e che, purtroppo, ha pagato anche un alto tributo di sangue nella tragedia di Rio Gere a Cortina”.

LA SODDISFAZIONE DEL SOCCORSO ALPINO – “Il Soccorso Alpino – Dolomiti Bellunesi – afferma Fabio “Rufus” Bristot – esprime grande soddisfazione per la presentazione del progetto di legge che ricalca i principi evidenziati pubblicamente anche recentemente dallo stesso CNSAS. Questi principi intendono garantire, una volta che la legge sarà applicata a regime, la tutela e la salvaguardia di tutti gli equipaggi che utilizzano per finalità di carattere istituzionale l’elicottero. Non solo, quindi il servizio di elisoccorso della Regione Veneto che in ogni caso effettua oltre 2.000 missioni all’anno ed è quindi l’attività maggiormente coinvolta, ma anche i servizi di antincendio, quelli del lavoro aereo ed in genere tutte le attività svolte dalla pubblica amministrazione. Il Progetto di Legge, attraverso la creazione di una forte sinergia delle direzioni regionali interessate e degli enti a loro volta coinvolti in questa problematica, dovrà dare maggiori (definitive) sicurezze e garanzie al volo soprattutto per quanto attiene gli ostacoli orizzontali (cavi, teleferiche, ecc) che da sempre rappresentano l’autentica minaccia per i piloti. Le statistiche parlano chiaro, ancorché siano fatte per largo difetto mancando dati certi (non per colpa nostra ovviamente) solo negli ultimi anni vi sono stati 33 incidenti dovuti ad impatti con i cavi, con 31 morti, 19 feriti e 18 illesi”. “Va da sè – conclude il responsabile del Soccorso Alpino – che con questo impianto, la bontà del provvedimento che uscirà dall’aula si registrerà sull’effettiva capacità, da parte del soggetto preposto a seguire, ad esempio, l’iter di installazione  del tal cavi dotto, di aggiornare le mappe digitali in tempo reale e non già mensilmente o annualmente… poiché gli elicotteri continuano nel frattempo a volare e ad effettuare i propri servizi a favore della collettività. Si comprende come, solo con questa metodologia di lavoro anche il Veneto, solo dopo all’Alto Adige che al riguardo ha investito cifre favolose (potendoselo permettere), sarà regione all’avanguardia in questo settore. In ogni caso va sottolineato l’importante percorso svolto dal vicepresidente Matteo Toscani insieme al CNSAS, segno importante che la politica, quando vuole, sa seguire e soprattutto ascoltare”.

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