«Sul caso del Bim Gsp il Pd si è svegliato ora? Ho sollevato il caso già lo scorso luglio ed ora torna in voga proprio perché non ritengo corretto che gli errori degli amministratori ricadano sui cittadini». Così il presidente della Provincia di Belluno, Gianpaolo Bottacin, sulle critiche rivoltegli dagli esponenti del centro-sinistra. «Mi chiedo come mai il centro-sinistra si svegli solamente ora, dopo che per cinque anni un loro esponente che era alla presidenza dell’Aato non si è mai accorto dell’andamento del bilancio del Bim Gsp – ha detto Bottacin – . Mi criticano, ma forse non sono aggiornati su quanto sta accadendo: ricordo di essere stato io a sollevare il caso, ribadendo che chi ha sbagliato deve andare a casa subito, includendomi nel caso si riscontrassero anche mie responsabilità». «Sorrido di fronte alle dichiarazioni di chi si chiede quale sia la mia posizione: ma li leggono i giornali? Se fossi d’accordo con l’aumento delle tariffe, tutto questo “can can” non sarebbe mai nato. E invece ho deciso di non far ricadere sui miei concittadini gli errori commessi dagli amministratori – ha proseguito il presidente – Se chi mi ha preceduto alla guida dell’Aato avesse approfondito il problema come ho fatto io, e quindi prima che l’esposizione fosse così elevata, ora non ci si ritroverebbe in questa situazione .
«È evidente che siamo dinanzi alla necessità di un ricambio generazionale nella politica – ha concluso Bottacin – . Basta con i “soliti noti” che da venti anni occupano la scena, quelli che – più o meno “silurati” – non lasciano spazio ai giovani. In questo proprio il Pd è maestro: ha tarpato le ali a giovani in gamba come Michele Dal Farra, Denis Dal Soler o Valerio Tabacchi e relegando nelle retrovie altri uomini validi come Roger De Menech e Jacopo Massaro».