Sabato 5 (turno A) e domenica 6 (turno B) marzo alle ore 20.45 per la Stagione di Prosa del Teatro Comunale di Belluno organizzata dalla Fondazione Teatri delle Dolomiti, con la direzione artistica di Daniela Nicosia, in scena Se no i xe mati no li volemo di Gino Rocca. Scrittore, giornalista e drammaturgo, nato nel 1891 da madre feltrina, Gino Rocca fu autore di oltre 90 opere teatrali, tra queste, senza dubbio, uno dei suoi capolavori è Se no i xe mati, no li volemo, commedia amatissima dal pubblico e dalla critica fin dal suo esordio sulle scene. Lo spettacolo racconta la vicenda di tre vecchi amici, ultimi superstiti di una goliardica associazione che reca il glorioso titolo Se no i xe mati, no li volemo, che, per continuare a godere dellusufrutto di un palazzo signorile, recitano la parte di giovanotti spericolati. Malgrado letà avanzata e i crucci delle rispettive situazioni personali, i tre decidono di tornare a fare i mati come ai tempi delle lontane imprese studentesche, nel vano tentativo di recuperare i loro diritti inseguendo unimpossibile giovinezza.
Alla senilità si sovrappone, così, il tema ancora più moderno della finzione, della maschera da imporre sarcasticamente al vero volto, come forma grottesca di difesa e di deformazione dell’autentica verità dell’anima.
Limmediatezza del dialetto, il veneto di terraferma – ben lontano da quello lagunare di Goldoni, Gallina e Selvatico e comprensibilissimo anche per gli spettatori non veneti – la spontaneità, la fedeltà alla vita di un linguaggio concreto e colorato spoglia il testo di ogni retorica e di ogni convenzionalità letteraria. La delicata poesia di Rocca è spesso mitigata da gustose pennellate umoristiche, in un testo asciutto, intimistico, dove i sentimenti sono velati, sottaciuti, repressi.
Poeta di una provincia sonnecchiosa, Gino Rocca, con sincera pietà, ironico scetticismo e sorridente malinconia, contempla e descrive tre grandi personaggi in un nebbioso crepuscolo di provincia, tre uomini messi alle strette dalla venuta del nuovo che avanza in una società che sarà costretta ad entrare nel secondo conflitto mondiale pochi anni dopo.
Lo Spettacolo, dedicato allattore e regista Giulio Bosetti, scomparso nel 2009, è una produzione del Teatro Stabile Del Veneto Carlo Goldoni, della Teatri Spa di Treviso, del Teatro Carcano di Milano in collaborazione con la Regione del Veneto, il Comune di Venezia, la Fondazione Cassa Marca. In scena Viriginio Gazzolo e Giancarlo Previati, Lino Spadaro, Michele Modesto Casarin, Massimo Somaglino, Adriano Jurissevich, Andrea Pennacchi, Silvia Piovan, Chiara Saleri, Sandra Mangini, Ilaria Pasqualetto, Gianmarco Maffei, diretti da Giuseppe Emiliani. Le musiche sono di Massimiliano Forza, le scene e costumi di Ivan Stefanutti, le luci di Andrea Patron e Alessandro Scarpa.
Info e prenotazioni, fino a giovedì 3 marzo 0437-943303, da venerdì 4 a domenica 6 marzo, presso la biglietteria del Teatro Comunale di Belluno 0437-940349, tutti giorni dalle 11 alle 13 e dalle 17 alle 20.