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sabato, Settembre 30, 2023
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Scuola. De Gan: «L’emendamento della Lega nel Milleproroghe non è un bliz antimeridionalista. Ma è urgente arrivare all’assunzione degli insegnanti su base regionale»

Stefano De Gan assessore provinciale

«È più che mai necessario arrivare, in tempi brevi, a un reclutamento degli insegnanti su base regionale. In caso contrario ci saranno danni gravissimi per i nostri giovani». Lo afferma Stefano De Gan, assessore all’Istruzione e Formazione della Provincia di Belluno, in riferimento al dibattito di questi giorni sullo stralcio dell’emendamento voluto dalla Lega Nord al “decreto Milleproroghe” il quale prevedeva gli inserimenti “a pettine” limitati ai soli ricorrenti e le graduatorie dei docenti precari  congelate fino al 31 agosto 2012. Congelare la situazione fino ad agosto 2012 non è un blitz antimeridionale – dice ancora De Gan – . È, invece, il modo per arrivare a definire una disciplina certa, precisa e giusta nella giungla delle graduatorie che, con lo sblocco dell’inserimento “a pettine”, non solo penalizza gli insegnanti Bellunesi e del Nord, ma penalizza pure quegli insegnanti del Sud che in questi anni hanno fatto una scelta di vita trasferendosi al Nord e che ora si vedono scavalcati da altri grazie all’inserimento in graduatoria a pettine e non in coda». L’assessore De Gan in questi giorni si sta attivando affinché l’Ufficio scolastico provinciale proceda alla verifica di ogni certificato di servizio del personale precario che verrà inserito nelle graduatorie “a pettine”: «È necessario verificare pure i dati relativi ai contributi versati all’Inps territorialmente competente, anche attraverso un incrocio delle informazioni presenti nelle diverse banche dati a disposizione. Questo per contrastare, almeno in parte, la macchina organizzativa che, come si può vedere leggendo la stampa meridionale di questi giorni, già si è messa in moto al Sud per invitare i precari a concorrere alle assunzioni nelle regioni del Nord».  «A livello legislativo – prosegue poi De Gan – è urgente arrivare all’assunzione degli insegnanti su base regionale. Solo così si potrà valutare il reale fabbisogno di insegnanti e costruire una scuola di qualità per i nostri ragazzi».

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