
Il valore della cultura * di Maria Grazia Passuello
Ci sono valori fondanti della nostra civiltà che vanno rispettati, approfonditi e diffusi perché diventino patrimonio comune e la cultura è sicuramente tra questi. Ma la cultura non deve riferirsi a concetti astratti, di erudizione per pochi eletti che si occupano generalmente di letteratura, teatro e simili. La cultura è ciò che determina i comportamenti individuali, vale a dire un insieme di identità, di valori, di conoscenze disponibili e di competenze possedute a livello generale o a livello individuale. La cultura quindi non è appannaggio di un gruppo, di un’élite, o peggio ancora di una lobby ma è l’eredità del passato, la base del vivere quotidiano di tutti noi. In questo nostro tempo caratterizzato da uno scenario sempre più globalizzato e da un livello crescente di complessità, vi è una richiesta sempre maggiore di competenza e di professionalità. Solo i soggetti, le organizzazioni, i territori con la migliore cultura diffusa saranno in grado di far fronte alla competizione dei nostri giorni. L’eccessiva limitazione della spesa su attività e servizi culturali a cui stiamo assistendo porterà solo a riflessi negativi nel contesto generale con danni a carico soprattutto delle generazioni future. Anche quindi una bozza di bilancio di previsione del Comune capoluogo deve tener conto di queste considerazioni generali. L’azzeramento delle risorse sulle manifestazioni culturali ha determinato la mia grande difficoltà, combattuta tra l’approvazione di un programma generale che rappresenta l’azione di governo della coalizione di centrodestra e dall’altra parte il dover rispondere a un preciso mandato su delega del sindaco in termini culturali, sull’azione di valorizzazione, di coordinamento e di progettazione per la città e il suo territorio.
Un pensiero altalenante mi ha accompagnato tra le due opzioni, ma alla fine ho agito privilegiando una coerenza sull’azione da me svolta in questi anni e sul mandato elettorale ottenuto grazie ai voti di tanti cittadini e sulle deleghe del sindaco. Ho avuto modo di conoscere il ricco e diversificato patrimonio culturale di questa città, reso ancor più prezioso per il lavoro di tanti volontari, che mettono a disposizione quotidianamente energie, risorse, competenze. E’ proprio per queste persone, per le tante associazioni culturali che operano sul territorio che non potuto approvare un taglio di siffatte proporzioni. Ho agito per difendere la pluralità di interessi presente in città, la gratuità dell’agire di tanti soggetti che credono come me nel valore della cultura, che credono che l’ignoranza generi solo brutalità e disordine, che credono che le persone colte siano anche più rispettose, educate e civili. E quindi se c’è cultura c’è una società migliore. Queste le motivazioni nel merito di una scelta sofferta.
Maria Grazia Passuello – Assessore Cultura, Istruzione Attività economiche, Pari Opportunità e Flussi Migratori del Comune di Belluno