
Sono stato contattato da alcuni cittadini a proposito degli avvisi di pagamento delle bollette sui rifiuti solidi urbani riferite all’anno 2007 che nei giorni passati sono state recapitate dal Comune di Castellavazzo. La perplessità nasce sui tempi e modi di riscossione della tassa e non posso che concordare con i cittadini su tali dubbi. L’articolo 72 del D.Lgs. 507/93 prevedeva come termine di decadenza per la Tarsu la fine dell’anno successivo a quello di riferimento (in questo caso la riscossione doveva avvenire entro il 31.12.2008). La finanziaria per il 2007 prevede per i tributi locali che la cartella (ossia l’atto amministrativo che viene notificato solo se l’avviso di pagamento risulta insoluto) venga notificata al contribuente entro la fine del terzo anno (ossia entro il 31.12.2010). Parte della giurisprudenza ha accolto questa soluzione, ossia che il pagamento del servizio reso non può essere richiesto dall’amministrazione oltre il terzo anno successivo pena la decadenza del diritto alla riscossione.
In qualsiasi modo la si guardi l’imposizione risulta illegittima.
Di certo il mio non vuole essere un incitamento alla disobbedienza fiscale nei confronti della pur necessaria copertura dei costi di un servizio indispensabile alla società. Rimane peraltro la possibilità che molti cittadini di Castellavazzo non paghino la bolletta e che il Sindaco non possa far altro che prenderne atto. Tempo fa mi era stato rilevato che dovevo documentarmi prima di fare pubbliche dichiarazioni. Ora come allora questo è stato puntualmente fatto. E’ tempo che il sindaco di Castellavazzo si assuma delle responsabilità sui metodi della propria governance perché come già ricordato in questi giorni l’amministratore pubblico che crea “buchi” di bilancio deve andare a casa.
Angelo Levis – Capogruppo I.D.V. consiglio provinciale