
Una moratoria in attesa di una regolamentazione per la realizzazione di nuove centrali idroelettriche nel territorio veneto: questo è il contenuto dell’emendamento alla legge finanziaria regionale presentato ieri da Sergio Reolon e Pietrangelo Pettenò e bocciato da Lega Nord e PdL. “Era la richiesta di una moratoria all’autorizzazione di nuove centrali – spiega il consigliere regionale del Pd Reolon – perché, come tutti sappiamo, il Piave è il fiume più sfruttato d’Europa. Il 90% delle sue acque viene attualmente utilizzato per la produzione di energia idroelettrica e in Regione sono già depositate decine di domande per nuove centrali che andrebbero a intaccare quel residuo 10% di naturalità che hanno ancora i nostri corsi d’acqua”. “Non si tratta di contrarietà assoluta alla realizzazione di centrali – specifica il consigliere regionale – è invece il tentativo di obbligare la Regione Veneto a emanare norme che definiscano se, quando, in quale maniera e condizioni, se ne possano insediare ulteriori, attraverso la sospensione delle richieste di autorizzazione fino all’approvazione di una normativa specifica. Piemonte, Friuli, le Province di Trento e Bolzano, l’intero arco alpino, hanno già regole precise. Tutti tranne il Veneto”. L’emendamento è stato invece bocciato dalla maggioranza: “Ne sono molto rammaricato – conclude Reolon – anche alla luce di quanto sta accadendo per le acque del Vajont.”